“Kinderszenen” di Robert Schumann aveva tenuto a battesimo la prima edizione del Festival dei Giovani Musicisti Europei a Mondovì, nel 2016, e lo stesso brano ha concluso l’edizione di quest’anno. Una chiusura del cerchio tanto più significativa, perché arriva nella stagione della rinascita musicale dopo l’incubo della pandemia. In luogo del pianoforte, strumento per cui le scene infantili tratteggiate da Schumann sono state composte, sono stati gli archi, questa volta, a materializzare la musica del grande romantico tedesco. A suonarla, i ragazzi del Quartetto Eliot, ovvero Maryana Osipova (violino), Alexander Sachs (violino), Dmitry Hahalin (viola), Michael Preuß (violoncello). I quattro musicisti, considerati tra le formazioni cameristiche più promettenti della loro generazione, hanno proposto a Mondovì un programma all’insegna della semplicità. Nella foto 2, gli organizzatori del Festival, ovvero il direttore artistico, Lutz Lüdemann, la moglie Maria Grazia Valpreda e Maria Luisa Milanese.