Gli enti e le istituzioni che operano sul territorio, il volto sorridente di Marta Bassino, i ricordi dei campionissimi del passato e un pubblico entusiasta. Sono stati questi quattro ingredienti ad animare la ricca giornata del “White Saturday – Sci in piazza”, con Piazza Galimberti, il “cuore” della provincia Granda, che ha fatto da contorno ad un vero e proprio show a cielo aperto. A condurre le danze, sul palco allestito a ridosso degli stand degli operatori della montagna, Mauro Bernardi, presidente dell’Atl del Cuneese, che, con Cuneo Neve, Camera di Commercio, Fondazione Crc, con l’associazione Wow – Wonderful Outdoor Week, e Parco Alpi Marittime, ha stretto una collaborzione con Marta Bassino. Con lui, la voce inconfondibile di Paolo Mei, speaker, tra gli altri, del Giro d’Italia. L’evento, a cui ha preso parte una nutrita cornice di pubblico appassionato, più forte anche del freddo e della nebbia, è stato diviso in due momenti: una prima parte istituzionale, con la presenza di tutti gli attori che si sono prodigati per dare la giusta visibilità alla nuova stagione della neve cuneese, e una seconda nella quale, dopo aver seguito con il maxischermo collegato sui canali della Rai le poche fasi della gara di Coppa del Mondo femminile di Killington a cui partecipava anche Marta Bassino, la parola è passata a quattro campionissimi del passato. «Questo evento dà il via ufficialmente alla stagione invernale 2021/22, che si apre con tanta voglia di vivere la neve e l’outdoor. Oggi vogliamo comunicare la voce della montagna cuneese, che è pronta ad ospitare tanti turisti e appassionati. Il Covid non è sparito, ma esistono regole chiare che ci consentiranno di goderci la stagione invernale, dopo la beffa dello scorso anno», ha esordito Mauro Bernardi, che ha poi fatto da “padrone di casa” accogliendo sul palco tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento e che quotidianamente lavorano per permettere che la “macchina della neve” possa viaggiare nel modo migliore possibile.
«La parola d’ordine è ricominciare. Abbiamo voglia di tornare sulle nostre piste tutti insieme, perché non abbiamo dimenticato quanto è bello», ha ricordato il presidente di Cuneo Neve Roberto Gosso, in rappresentanza delle quindici stazioni aderenti. A fare da anello di congiunzione, come detto, Marta Bassino, che è stata una presenza costante della giornata, prima con un video-saluto e poi con le tante parole a lei dedicate da tutti i protagonisti. «Marta è il volto che, con un accordo di collaborazione sottoscritto da Camera di Commercio, Fondazione Crc e Aree protette delle Alpi Marittime, farà da testimonial alle Alpi cuneesi nel prossimo biennio. Una responsabilità importante, perché quando si parla delle nostre montagne, ci si riferisce a migliaia di operatori, che producono un indotto di oltre 200 milioni di euro», ha ricordato Luca Chiapella, vicepresidente vicario della Camera di Commercio di Cuneo. Un’unione d’intenti ribadita anche da Ezio Raviola, vicepresidente della Fondazione Crc: «Crediamo fortemente in questo territorio e nelle nostre montagne e conosciamo bene l’importanza dello sci come volano per il turismo locale. In Marta abbiamo creduto subito, perché le sue vittorie portano in alto il nome di Cuneo». Un successo collettivo che passa attraverso un modello vincente, definito da Piermario Giordano, presidente del Parco Alpi Marittime, con il nome di “modello Cuneo”. «È il modello che ci invidiano in tutto il mondo e che è frutto di tre elementi: voglia di fare, operosità e organizzazione. La nostra provincia deve essere consapevole di avere pochi eguali al mondo in questo senso». Sul palco, anche i consiglieri regionali Paolo Bongioanni, Matteo Gagliasso e Paolo Demarchi, oltre al sindaco di Cuneo Federico Borgna e la delegata provinciale di Coni Piemonte Claudia Martin, che hanno sottolineato la loro speranza che l’evento possa essere di buon auspicio «per una stagione ricca di neve e divertimento». Gli interventi istituzionali hanno fatto da preludio al clou pomeridiano, rappresentato dal talk show, condotto da Paolo Mei, a cui hanno preso parte quattro campionissimi della neve. A fare gli onori di casa è stata la scialpinista di Borgo San Dalmazzo Katia Tomatis, più volte a podio nella Coppa del Mondo, che ha ripercorso la sua vita, dal lavoro in banca alla decisione di dedicarsi alla carriera sportiva e alla gestione del Rifugio Malinvern: «Essere qui oggi, accanto a grandi campioni, mi riempie d’orgoglio. Ma sono orgogliosa anche per la provincia di Cuneo, che è la mia casa, per quanto sta riuscendo a fare».
Il vero mattatore è stato, però, Kristian Ghedina, ex campione indiscusso dello sci alpino, vincitore di ben tre medaglie iridate e tredici gare della Coppa del Mondo negli anni Novanta. Con lui, non sono mancate le risate, a partire dal ricordo della celebre spaccata in volo, compiuta a 140 chilometri orari nel 2004 sulla pista di Kitzbühel, in Val Gardena: «Tutti mi chiedono sempre cosa avevo scommesso per fare un gesto del genere. La verità? Una pizza e una birra con un amico, nulla di più. Non era questione di soldi: per me l’orgoglio vale molto di più!».
Il terzo volto era quello di Giorgio Rocca, vincitore di una Coppa del mondo di slalom speciale e di tre medaglie iridate tra anni Novanta e Duemila: «Marta Bassino, così come me con la mia Livigno, è molto “patriottica” nei confronti della provincia di Cuneo, e credo che questa sia una cosa bellissima. Dove nasce la tua passione sportiva, resta il tuo cuore. Sono felice di essere qui oggi e di poter constatare come questo amore sia ricambiato da una piazza piena, che non si è fatta fermare dal freddo».
Infine, l’esperienza del fondista Marco Albarello, che, proprio negli anni in cui tra le donne primeggiava la cuneese Stefania Belmondo, contribuì a scrivere pagine uniche del grande libro dello sci nordico italiano, vincendo cinque medaglie olimpiche e quattro mondiali: «Lo sci e la neve sono la nostra vita. Quello che abbiamo dovuto sopportare negli ultimi due anni è stato davvero duro, ma ora è tempo di voltare pagina: le prospettive sono ottime, le piste cuneesi sono tra le più belle d’Italia e non c’è nulla di meglio che poter tornare a sciare».