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Concluso il Digital Tour dedicato alla valorizzazione delle Pmi

Centododici imprese hanno risposto alla crisi grazie a strategie di sostenibilità, innovazione e internazionalizzazione, digitalizzazione, investimenti sul capitale umano, relazioni di filiera

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Si è chiuso a Milano il digital tour di “Imprese Vincenti 2021”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane, fondamentali per la vitalità del sistema produttivo, soprattutto nella delicata fase di risposta alla pandemia e di rilancio della produttività distintiva del made in Italy e delle filiere e distretti sui territori. L’evento di chiusura, realizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti, ha celebrato la ricchezza e la vitalità delle piccole e medie imprese italiane, motore dell’economia e principali interpreti dell’attuale ripartenza economica del Paese. Anche per questo si è preferita una forma ibrida, in presenza e in collegamento, nel massimo rispetto delle misure di contenimento del contagio, proprio per dare segno dell’energia che il mondo imprenditoriale esprime.
Da inizio anno il Gruppo Intesa Sanpaolo ha erogato quasi 21 miliardi di euro alle imprese italiane.
«Questa edizione di Imprese Vincenti è quanto mai attuale perché ha reso tangibile il ruolo delle Pmi come motore dell’economia in questa fase di rilancio del Paese», ha sottolineato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. «Se in Italia la ripresa è più veloce delle attese e superiore alla media dell’eurozona lo dobbiamo in gran parte alle Pmi, che contraddistinguono la specificità del nostro sistema produttivo e che stanno dimostrando una grande capacità di competere anche a livello internazionale. Nel percorso sviluppato quest’anno, Imprese Vincenti ha messo in evidenza realtà che hanno saputo adattarsi e reagire alla situazione di crisi, che hanno sviluppato progetti in una prospettiva di medio periodo, che hanno investito sul proprio capitale umano o sulle tecnologie digitali, che hanno fatto proprio un nuovo approccio verso la transizione sostenibile o che hanno affrontato la crisi migliorando le proprie potenzialità attraverso piattaforme e sistemi informativi avanzati. Sono aziende che operano nelle filiere e nei distretti industriali locali, ad elevata specializzazione e spesso fortemente rappresentativi della qualità e dell’eccellenza del made in Italy».
Il bilancio dell’edizione 2021 di Imprese Vincenti ha contribuito a mettere a fattor comune le componenti distintive di tutte quelle imprese che, in vari settori e con diverse storie d’impresa, riescono ad aumentare produttività o a rispondere alla crisi ed attuare strategie efficaci per lo sviluppo. Sono stati approfonditi i percorsi “vincenti” e sono emersi processi di trasformazione guidati dalla logica del valore economico e di impatto dell’azienda.
Barrese conclude: «Oggi molte di loro sono qui a testimoniare questo impegno e questa volontà di essere vincenti in Italia e all’estero. Ma questo è solo un punto di partenza, la vera sfida è rendere la ripresa strutturale e diffusa. Tutte le categorie produttive devono ripensare i propri modelli di business, adattando l’offerta alle nuove richieste del mercato e riposizionandosi su nuove frontiere. Transizione tecnologica, digitalizzazione, partnership qualificate, internazionalizzazione, investimenti in formazione e capitale umano sono tra le principali sfide che l’Italia delle imprese e non solo è chiamata ad affrontare per rilanciare la propria struttura produttiva. Intesa Sanpaolo si è impegnata ad attivare, nell’arco del Pnrr, erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 270 per le imprese, al fine di accelerare, attraverso la mobilitazione degli investimenti privati, la digitalizzazione, i progetti infrastrutturali e ambientali, il rafforzamento del sistema sanitario, la ricerca e la coesione sociale».