Cala il sipario sulla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che per nove settimane ha visto il “tuber magnatum Pico” protagonista assoluto della kermesse dedicata al prezioso fungo ipogeo, re delle tavole di tutto il mondo. Annunciata nel mese di giugno in conferenza stampa a Milano e presentata al territorio a settembre, la 91a edizione chiude il bilancio per questo 2021 con ben 90mila ingressi al Mercato Mondiale del Tartufo e agli stand di AlbaQualità, rimasti aperti dal 9 ottobre al 5 dicembre.
Abbiamo tirato le somme colloquiando con alcuni dei soggetti che hanno giocato un ruolo chiave nell’organizzazione dell’evento. Il sindaco di Alba, Carlo Bo, ha commentato: «Novantamila visitatori in nove settimane di Fiera. Basta questo dato per capire cosa ha significato la 91a edizione della Fiera per il nostro territorio. Un flusso di turisti costante e ben distribuito ha fatto lavorare strutture ricettive, ristoranti, bar e attività commerciali, provati dai lunghi mesi di pandemia e dalle relative chiusure. Tutto ciò mettendo sempre la sicurezza dei turisti e degli addetti ai lavori al primo posto. Il programma è stato adattato per gestire al meglio gli eventi con numeri contingentati e ho firmato un’ordinanza anche per il controllo degli spazi all’aperto intorno ai luoghi della Fiera. Il punto di forza della nostra storica manifestazione è proprio questo: ha sempre saputo reinventarsi, nonostante abbia ormai quasi un secolo di vita, pur rimanendo con le radici ben salde nel territorio, nel folclore, nelle tradizioni. Anche quest’anno ha saputo stare al passo con i tempi, ad esempio con un tema importante e attuale come quello della sostenibilità, ed essere aperta alle nuove opportunità e collaborazioni che di anno in anno si moltiplicano, gettando semi per il futuro». Il primo cittadino è già quindi proiettato al 2022. Ma come immagina l’edizione numero 92? «Mi auguro, per prima cosa, che sia senza restrizioni e con i visitatori liberi di raggiungerci da ogni angolo del mondo. E poi che ci sia il giusto clima per un’ottima stagione di tartufi bianchi, i veri protagonisti dell’autunno albese. Come ogni anno, appena si spengono i riflettori su un’edizione, si comincia subito a pianificare quella successiva. Alle spalle della Fiera c’è un lungo lavoro di programmazione e promozione, per cui ringrazio la squadra che rende tutto questo possibile. Come Amministrazione continuiamo a lavorare per rendere la nostra città sempre più piacevole da vivere e visitare, non solo in occasione della Fiera, ma durante tutto l’anno, a supporto delle nostre attività, ad esempio con la realizzazione del Mudet, il futuro Museo del Tartufo cittadino. La nostra enogastronomia, i nostri splendidi paesaggi patrimonio dell’umanità e la nostra accoglienza sono sicuramente un’ottima ragione per venirci a trovare in ogni stagione».
All’assessore comunale al Turismo Emanuele Bolla abbiamo chiesto un parere sulle iniziative che, in Fiera, hanno valorizzato le realtà, come Alba appunto, che fanno parte del prestigioso network delle Città Creative Unesco per la Gastronomia. Queste sono le sue parole: «È stata una Fiera che passerà alla storia perché è riuscita a superare con successo la pandemia nella sua piena articolazione di nove settimane e ancora più significativa è stata la presenza di molti turisti, anche stranieri. Abbiamo ulteriormente elevato la natura internazionale dell’offerta con i Creative Moments che hanno unito Alba, Città Creativa Unesco, con diverse realtà mondiali, rappresentate da delegazioni provenienti da Giappone, Ecuador, Turchia, Norvegia, Stati Uniti, Brasile, Colombia e Spagna, che hanno unito le loro eccellenze tradizionali con il tartufo bianco d’Alba. Abbiamo vinto una sfida importante che dimostra la tenacia della nostra comunità che, con un grande lavoro di squadra, è riuscita a realizzare una Fiera di qualità, capace peraltro di richiamare turisti molto qualificati».
Con la presidente della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Liliana Allena, ci siamo invece soffermati sugli appuntamenti promossi nell’ambito della sostenibilità che, di fatto, hanno segnato una svolta per l’evento. Ecco le sue considerazioni: «La Fiera 2021, guardando alla sostenibilità con il tema “Connessi con la natura”, ha dimostrato di riuscire a essere contemporanea, affrontando argomenti di stretta attualità. Questa nuova svolta culturale ci ha portato a una grande attenzione mediatica e, in parallelo, allo sviluppo di nuovi contatti e relazioni che ci hanno confermato la bontà di questa scelta strategica». Prosegue la Presidente: «Il grande successo di questa edizione, che ha superato ogni aspettativa con numeri addirittura superiori al 2019 relativamente ai turisti presenti, con un’importante ricaduta economica sul territorio, va condiviso con tutta la squadra: il mio ringraziamento, per la riuscita collaborazione, va in primo luogo a tutto lo staff dell’Ente Fiera e ai soci dell’Ente, Giostra delle Cento Torri e Associazione Commercianti Albesi, oltre che alla Città di Alba. Vorrei rivolgere un doveroso grazie anche a tutti i partner pubblici e agli sponsor privati che continuano a credere in noi».
Soddisfatta dell’ottima riuscita anche la Regione Piemonte. «Il grande successo di quest’anno testimonia la forza del nostro territorio e di uno dei suoi eventi simbolo», hanno osservato il presidente della Regione Alberto Cirio, con il vicepresidente Fabio Carosso e gli assessori al Turismo Vittoria Poggio e all’Agricoltura Marco Protopapa, «perché la forza della Fiera di Alba è la forza delle nostre colline Unesco e del Piemonte. Un segnale importante di quella ripartenza di cui tutti parliamo, ma che è possibile solo grazie alla campagna vaccinale che ha reso la nostra terra e le sue manifestazioni un luogo sicuro. Per questo non smetteremo di incentivare tutti coloro che ancora oggi esitano ad avere fiducia nella scienza e, parallelamente, continueremo a correre sempre più veloci con le terze dosi, per mantenere alta la copertura contro il virus del nostro Piemonte».
Per la Fiera di Alba ben 90mila ingressi
Sindaco, Assessore al Turismo e Presidente dell’ente organizzatore tirano le somme: il bilancio è positivo