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Turismo outdoor: i risvolti e le opportunità locali di un fenomeno (inter)nazionale

Online il Quaderno 42 della Fondazione Crc che ne descrive l’evoluzione e le potenzialità in Granda

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È stato presentato il Quaderno 42 della Fondazione Crc dal titolo Turismo outdoor. I risvolti e le opportunità locali di un fenomeno (inter)nazionale. La ricerca, promossa dalla Fondazione Crc nell’ambito dell’attività realizzata dal proprio Centro Studi e Innovazione, è stata svolta in collaborazione con il gruppo di esperti di Natourism Srl. Il quaderno si posiziona in continuità con le ricerche precedenti inerenti lo sviluppo del capitale naturalistico della provincia di Cuneo e approfondisce il tema del turismo all’aria aperta. Il messaggio chiave emerso è che, per nessun altro come per il settore outdoor, la pandemia ha funzionato da liquido di contrasto, facendo emergere necessità e visioni esistenti da tempo ma che avevano bisogno di uno shock strutturale per emergere. Come risulta dall’ampia analisi operata in questi due anni, la percezione generale è che il territorio della provincia di Cuneo abbia tutte le caratteristiche geografiche, morfologiche ed ambientali per essere una meta di primo piano per l’outdoor: nell’indagine condotta sugli operatori, oltre il 50% ritiene che la provincia cuneese possegga un potenziale attrattivo elevato. Tra i plus emergono la varietà di esperienze di alta qualità che il territorio permette, la forte autenticità che è un elemento di interesse rispetto a territori più «addomesticati» e un grande potenziale per coniugare outdoor e food. Ancora, l’attività outdoor, a differenza della mera attività sportiva fisicamente impegnativa, si presta a nuove categorie di turisti, come le famiglie con bambini, così come al recupero del turista italiano che è attirato anche da alti standard enogastronomici, dando impulso a una concatenazione di servizi commerciali virtuosa.

Parallelamente si individuano spunti di miglioramento. In primis, c’è infatti ancora una discreta carenza di ricettività specializzata per l’outdoor. Secondo, la rete di rifugi, piuttosto estesa e capace di offrire un servizio di buona qualità, appare ancora limitata da periodi di apertura troppo corti che condizionano la fruizione della montagna durante la maggior parte dell’anno. Terzo, nonostante la dichiarata necessità degli operatori di un servizio di mobilità capillare, la percezione è che risulti ancora scarso il trasporto pubblico funzionale alle attività outdoor. Quarto, la necessità di potenziare il brand outdoor del territorio locale, che risulta ancora poco conosciuto a molti turisti stranieri. Il lavoro si conclude con alcune indicazioni per incrementare il potenziale turistico del territorio sfruttando un’analisi Swot sulle caratteristiche della zona, come l’unicità del territorio e la gran varietà di esperienze offerte.

«Il Quaderno 42 intende offrire un bagaglio informativo che siamo sicuri potrà tornare utile a tanti attori locali, a partire dalla Fondazione stessa per l’attività di programmazione, fino agli operatori turistici, alle aziende turistiche locali e alle amministrazioni pubbliche. L’obiettivo è che ognuno, muovendosi con la consapevolezza di una visione di sistema, possa mettere in campo le migliori iniziative per promuovere il turismo outdoor e rendere la provincia di Cuneo un territorio dinamico e virtuoso, capace di ottimizzare le proprie risorse naturali e paesaggistiche», commenta Ezio Raviola, vicepresidente della Fon­dazione Crc.

«Ciò che impressiona non è soltanto l’ammontare in valore assoluto delle erogazioni che annualmente la Fondazione Crc eroga sul territorio, ma anche, e direi soprattutto, la sua qualità. Il lavoro incessante degli uffici e del Centro Studi permette di proporre al Consiglio Generale e a quello di Amministrazione un quadro puntuale e preciso della situazione e delle esigenze del cuneese, che si trasforma prima in pubblicazioni e successivamente in progetti, bandi ed erogazioni volti a favorire il miglior sviluppo del territorio. Il Quaderno 42 rappresenta quindi uno dei molteplici frutti di questo lavoro che servirà a tutti gli operatori del settore, Associazione Wow compresa, per far crescere il settore outdoor in provincia di Cuneo», aggiunge Giuseppe Artuffo, presidente dell’Associazione Wow.

«Ringraziamo ancora una volta la Fondazione Crc, così sensibile e vicina al territorio. La Fondazione supporta, con i suoi studi, i principali settori economici e di sviluppo del Cuneese: il turismo è senz’altro un comparto produttivo importante, sul quale investire. Il Cuneese è, per sua natura, terra vocata all’outdoor. Un territorio da godere in tutte le sfumature delle sue quattro stagioni», sottolinea Mauro Bernardi, presidente dell’Atl del Cuneese.

«Langhe Monferrato e Roero devono ritornare sullo scenario del turismo post Covid ottimizzando l’offerta turistica per quanto riguarda la fruizione del paesaggio e le attività all’aria aperta, che sono sempre più richieste dai visitatori. La nostra destinazione è The Home of BuonVivere anche e soprattutto grazie al turismo all’aria aperta. Monitorare il turismo outdoor è fondamentale e in quest’ottica il Quaderno 42 è sicuramente uno strumento fondamentale per programmare il futuro», conclude Mauro Carbone, direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.