La Cia Agricoltori di Cuneo rinnova i presidenti di zona e quello provinciale

In questi anni, nonostante l’emergenza sanitaria è sempre stata vicino agli associati anche nel trovare nuove strategie

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La Cia Agricoltori Italiani di Cuneo si prepara a rinnovare la dirigenza provinciale. Si inizia con le votazioni dei vertici di zona. Le assemblee si svolgono a dicembre: martedì 14 nel ca­poluogo della Granda; mercoledì 15 a Fossano; venerdì 17 ad Alba; lunedì 20 a Saluzzo e mercoledì 22 a Mondovì.
Quindi, a gennaio, è in programma l’elezione del nuovo presidente e dei due vicepresidenti della Granda.
Dalla fine del 2017 guida l’organizzazione agricola Claudio Conterno, 59 anni, che, è stato dirigente della stessa dal 2010: prima come responsabile della zona di Alba e, poi, dal 2013, con l’incarico di vicepresidente vicario provinciale. Conterno è contitolare, insieme a Guido Fantino, di un’importante a­zienda vitivinicola a Monforte d’Alba nella quale viene praticato il metodo biologico. E in occasione dell’assemblea si ripropone alla guida della Cia fino al 2025.

I componenti del team che ha lavorato

Hanno aiutato Conterno nell’impegnativo lavoro di questi anni il vicepresidente vicario, Marco Bellone, il vicepresidente, Gian­mario Marchisio, quelli di zona: Giacomo Barbero ad Alba; Giam­piero Fornero a Cuneo; Sil­vio Monasterolo a Fossano; F­a-bio Bottero a Mondovì e Ivo Nicolino a Saluzzo. Ma l’operato quotidiano ha visto il prezioso contributo di tutti i dipendenti, coordinati con passione e responsabilità dal direttore provinciale, Igor Varrone, dal vicedirettore vicario, Silvio Chionetti, e dai vicedirettori, Filomena Sammarco e Daniela Destefanis.
Conterno ringrazia il personale e chi guidava in precedenza l’associazione: Roberto Da­mon­te e Valentina Masante, scomparsa improvvisamente a inizio 2012. Persone con le quali ha collaborato e progettato la trasformazione organizzativa del sindacato.

L’emergenza sanitaria

A condizionare pesantemente il mandato di Conterno sono stati il 2020 e il primo periodo del 2021, con le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria che hanno coinvolto tutti i comparti produttivi. L’agricoltura è rimasta in buona parte attiva, ma le limitazioni e la crisi economica collegata, il calo dei consumi, i provvedimenti governativi non sempre adeguati, la chiusura di molte attività connesse hanno portato anche nel mondo rurale seri contraccolpi produttivi e non solo.

La strategia condivisa con gli associati

Nonostante le difficoltà legate al Covid-19, Cia Cuneo ha mantenuto pressoché stabile il numero di associati.
Le ragioni? È sempre rimasta al fianco dei suoi iscritti, distinguendosi sui fronti della discussione e del confronto con le Istituzioni locali per cercare di risolvere tutti i problemi ulteriormente evidenziati dalla pandemia.
Inoltre, Cia Cuneo ha stimolato e collaborato con gli associati nel trovare nuove strategie di conversione e di adattamento a un panorama economico e sociale che ha subito un repentino cambiamento per poter sopravvivere alle nuove regole imposte dall’emergenza sanitaria.