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Un successo la prima asta del Castelmagno!

Proposta a pollenzo da “La Meiro”

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Nella prestigiosa aula magna della Facoltà di Scienze Ga­stronomiche dell’Università di Pollenzo si è tenuta la prima asta del Castelmagno di Alpeggio di La Meiro, azienda promotrice del Presidio Slow Food, avendo come battitore d’eccezione Silvio Barbero, vicepresidente di Slow Food Italia e della stessa Università. Malgrado alcune “defezioni illustri” causa Covid, l’evento ha visto la partecipazione di un folto e curioso pubblico italiano ed estero composto da chef stellati, professionisti, gastronomi e amanti di questo formaggio. Durante l’asta sono state battute numerose forme di Castelmagno di alpeggio con 12, 24 e 36 mesi di invecchiamento: stagionature con le quali si apprezza il vero gusto del Castelmagno, un sapore importante, deciso, a volte sapido, ma dall’incomparabile dolcezza finale dell’erborinatura naturale. La forma più costosa: un Alpeggio del 2018 battuta a 350 euro.
«Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta dello stesso Silvio Barbero di organizzare la prima asta del Castelmagno di alpeggio presidio Slow Food», commenta Giorgio Amedeo, titolare, insieme al figlio Andrea, dell’azienda La Meiro aggiungendo che «alla luce del successo della prima edizione, si sta già pensando di dare all’evento una scadenza annuale in modo da promuovere non solo il formaggio Castelmagno ma anche il territorio della Valle Grana». Vedendo l’interesse dimostrato dai partecipanti si potrebbe dire che il solco è stato tracciato, infatti alcuni ospiti stranieri si sono subito informati sulla localizzazione della Valle Grana promettendo di raggiungerla in primavera.
Parte del ricavato è andato in beneficenza al Panathlon Club di Cuneo, rappresentato dal presidente Giovanni Mellano e dal vicepresidente Aldo Meinero. Al termine dell’evento si è svolta una cena di gala presso l’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo, un appuntamento conviviale che, naturalmente, ha avuto come tema conduttore il formaggio Castelmagno servito in abbinamenti sia classici che inusuali, accompagnato dai vini dell’azienda agricola Cascina Gilli.