Fossano: inaugurata la sala “Fantastiche Grottesche” (FOTO E VIDEO)

I protagonisti sono i Duchi di Savoia, Emanuele Filiberto e Margherita di Valois, quando sono approdati al Castello degli Acaja

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Questo pomeriggio nella Sala Barbero del Castello degli Acaja di Fossano è stata inaugurata la Sala “Fantastiche Grottesche” dove al suo interno sono presenti alcuni reperti del fine ‘500 ed alcuni di essi arrivano da Palazzo Madama di Torino. I protagonisti della mostra sono i Duchi di Savoia e l’artista Giovanni Caracca che ritrae più volte i Duchi.

Alla conferenza di presentazione presenti, oltre alle autorità regionali e provinciali, il Sindaco fossanese Dario Tallone, l’Assessore alla Cultura Ivana Tolardi, il Presidente della Fondazione Artea Marco Galateri, il Senatore Giorgio Maria Bergesio, il Presidente dell’ATL Mauro Bernardi e Clelia Arnaldi, curatrice della mostra e conservatore di Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica di Torino.

“Inauguriamo la Sala più importante del castello – dichiara il Sindaco Tallone – L’intera Amministrazione ha creduto fortemente a questo progetto, appoggiandosi alla Fondazione Artea anche perché le opere arrivano da Palazzo Madama; la cultura fa parte e deve fare parte del nostro vivere e della nostra città”. Inoltre il Primo Cittadino ha annunciato che insieme all’Assessore Rattalino stanno organizzando il Palio 2022 effettuando le prime riunioni visto che la Giostra dell’Oca manca ormai da due anni.

Marco Galateri Presidente Fondazione Artea: “Grazie per la collaborazione con Torino Musei e il Comune di Fossano. La cultura è importante: molte volte i politici non ne parlano molto e se ne dimenticano; essa dà una propria identità sociale per la popolazione che si rispecchia. Ringrazio l’Amministrazione Comunale e spero che possiamo fare altre cose insieme”.

“Oltre alla valorizzazione della sala abbiamo provveduto ad un’apertura di una torre del castello, vogliamo riqualificare tutto il castello di Fossano. L’ATL si occuperà dettagliatamente delle mostre”, dichiara l’Assessore Cultura Ivana Tolardo.

“Il Castello è un luogo simbolo della Provincia e poter avere a disposizione questa sala è un punto di forza in pi; si spera che il turismo possa ripartire, che riparta come lo abbiamo lasciato nel 2019 perché in questi due anni la pandemia ha lasciato un po’ da parte la cultura”, dice il Presidente ATL Mauro Bernardi.

Clelia Arnaldi, curatrice della mostra e conservatore di Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica di Torino: “Palazzo Madama ha accolto l’invito del Comune e di Artea con molo piacere, per poter far capire la storia e la decorazione dell’ambiente. Gli affreschi in Piemonte nel fine ‘500 purtroppo sono andati perduti per la maggioranza. I protagonisti sono i Duchi Sabaudi e l’Artista che li ha ritratti, Giovanni Caracca”.

Dal 18 dicembre al 25 aprile 2022 si potrà visitare la sala e l’ingresso alla visita guidata sarà dal mercoledì alla domenica alle 11 e alle 15 ed è consigliata la prenotazione al numero 0172 60160 oppure via email [email protected].

Questa sala è un progetto del Comune di Fossano, di Fondazione Artea e della Regione Piemonte, in collaborazione con l’ATL, in coordinamento scientifico di Palazzo Madama, Fondazione Torino Musei e col contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC, Fondazione CRT, e Cassa di Risparmio di Fossano.

LA STORIA

I Duchi di Savoia, appena sposi, soggiornano a Fossano per la prima volta il 9 ottobre 1560 durante il viaggio da Nizza a Vercelli. Due anni dopo, Emanuele Filiberto e Margherita di Valois tornano al castello col figlio Carlo Emanuele ed è l’epoca dei pagamenti allo stuccatore urbinate Federico Brandani per il fregio nella Sala degli stemmi. Nel luglio del 1585 il figlio Carlo Emanuele I e Caterina Micaela passano a Fossano al rientro dalla Spagna, prima di ripartire per Savigliano; gli affreschi della Sala delle grottesche celebrano gli sposi e nel secolo successivo il castello di Fossano ospita la corte di Madama Reale Cristina di Francia, vedova di Vittorio Amedeo I. La duchessa è in guerra con i cognati filospagnoli, mentre la cessazione delle ostilità viene celebrata il 10 febbraio 1644 col balletto di Filippo d’Agliè “La Fenice” ispirata al panegirico “La Fenice” composto nel 1632 dal maestro di retorica di corte Emanuele Tesauro.