Questo Natale possiamo ritrovare il piacere di passeggiare liberamente e in sicurezza tra le vetrine scintillanti dei centri storici e dei centri commerciali naturali di città e paesi, accoglienti e festosi, alla ricerca del regalo preferito per gratificare le persone care.
Mai come in questi giorni si esaltano i valori del piccolo commercio, quello fatto di botteghe, vie e piazze dove la tradizione del gesto del dono si perpetua da sempre in un clima di cortesia, di qualità dei prodotti ed empatia, a rinsaldare quel vincolo di fiducia che alberga nelle comunità locali, vale a dire nella costellazione di piccoli centri sparsi sulle colline di Langhe e Roero, così come nei quartieri della città di Alba.
Città sfavillante e ricca di eventi
In particolare Alba, con le sue vie dello shopping costellate di locali pubblici nei quali compiere una pausa tra un acquisto e l’altro, si presenta ancora una volta illuminata a festa. Come l’anno scorso, l’impegno congiunto dell’Associazione Commercianti Albesi, del Comune di Alba e di Banca d’Alba, ha garantito l’installazione delle luminarie senza richiedere contributi agli esercenti, a sostegno del comparto e riservando al contempo un’accoglienza speciale ai clienti e ai visitatori. Ad Alba inoltre si svolgono nuovamente gli eventi ideati dal Borgo San Lorenzo, il cui programma completo è consultabile sulla pagina Facebook Notti della Natività – Alba e sul sito www.acaweb.it
«Quest’anno possiamo recuperare un po’ di serenità» sottolinea Micaela Delsanto, presidente di “Alba Sotto Le Torri – Commercianti Centro Storico” «grazie anche ad un autunno positivo, con la Fiera del Tartufo che ha sostenuto il commercio. Auguro a tutti di trascorrere un buon Natale, in famiglia e in salute».
Il presidente di Albauno, che raggruppa i commercianti di corso Piave, Alessandro Boffa: «Credo che il pubblico abbia compreso gli sforzi dei piccoli commercianti durante il lockdown, perché stiamo assistendo ad un ritorno agli acquisti nei negozi di vicinato. È un segnale positivo che rinsalda il legame tra esercente e cliente e fa da collante anche per la comunità».
Libero Siragusa, presidente di Albapiù, corso Langhe: «Dopo il lockdown abbiamo tangibilmente percepito una solida ripartenza negli ordini e la sensazione di un maggiore movimento di persone ha riportato un po’ di ottimismo. Ci auguriamo che con il restyling del corso e il raggiungimento della sicurezza sanitaria generale, il 2022 si presenti come un anno di svolta».
Giuliano Viglione, presidente Aca: «Il commercio di vicinato vuol dire incontrarsi e scegliere il proprio acquisto, sulla base di un rapporto umano e di fiducia, nella consapevolezza che “un negozio ci vuole”, parafrasando Pavese, perché è parte di una comunità, un riferimento che anche nella difficoltà è un punto fermo e resta ad aspettarti. L’invito è dunque a frequentare i negozi di città e paesi, in sicurezza ed in un ritrovato clima di fiducia per il futuro».