«Ancora una volta la Granda saprà stupire tutti»

Il banchiere e scrittore di Cervere Beppe Ghisolfi guarda al 2022 con ottimismo: «Sarà l’anno della ripresa»

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A pochi giorni dall’inizio di un nuo­vo anno, che si pro­spetta particolarmente significativo alla luce della necessità di risollevare l’economia dalla congiuntura provocata dalla pandemia, diventa interessante analizzare gli scenari del prossimo futuro insieme a uno dei cuneesi più esperti in materia finanziaria: il banchiere cer­ve­­rese Beppe Ghisolfi.

Ghisolfi, insieme ad altre personalità di spicco, è stato uno dei camerieri di eccezione della cena benefica “Una Mo­le di solidarietà”, promossa a To­rino per sostenere le persone in difficoltà. In concreto, co­sa possiamo fare per supportare i nostri “vicini di ca­sa” che soffrono di più?
«Ho partecipato volentieri al­l’iniziativa voluta da Nunzio Alfredo D’Angieri e dal figlio Stefan, entrambi amba­scia­to­ri e miei cari amici: si è trattato di una cena pensata per “i più bisognosi ed emarginati che soffrono silenti e ignorati”. La serata si è svolta a To­rino, presso il Museo del Ci­ne­ma; nell’occasione ho fatto volentieri il cameriere in com­­­pagnia di molte personalità, tra cui Piero Chiambretti e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Qualche tempo fa, avevo già preso parte a un evento analogo organizzato in Vaticano. Credo che ogni vol­ta che facciamo del bene non sbagliamo mai. Nei confronti di chi soffre, a volte, possono bastare un semplice sorriso o una parola di spe­ran­za. Come ci ricorda pa­pa Francesco, “nessuno può ritenersi così povero da non poter donare qualcosa agli altri”».

Qual è la sua opinione sull’assegno unico e universale per i figli a carico, studiato dal Go­verno? Come è strutturato questo strumento?
«È un provvedimento importante, che entrerà in vigore, nel­la sua piena applicazione, nel 2022. Lo scorso pri­mo lu­glio è stata introdotta una sorta di versione provvisoria a favore dei lavoratori autonomi, dei professionisti e dei disoccupati. Per il momento, ha fatto richiesta soltanto una famiglia su cinque. Gli importi saranno proporzionati al red­­­dito Isee, secondo le tabelle predisposte dall’Inps».

Quali saranno gli effetti?

«Potrà determinare effetti po­sitivi, favorendo i consumi, ma temo che molte famiglie non siano an­cora sufficientemente in­for­mate e altre non gra­discano, per orgoglio o cultura, ri­cor­rere a forme di sussidi statali. Ad ogni modo, la­sciando da parte pure le questioni burocratiche, l’assegno unico ridistribuirà ricchezza, cercando di colmare il divario tra le varie categorie».

Tra i provvedimenti economici assunti dall’Esecutivo guidato dal premier Draghi quali sono i più significativi ed efficaci, secondo lei?
«È la politica di Draghi, in ge­nerale, a migliorare il quadro economico complessivo. La sua competenza e la sua cre­di­bilità hanno tranquillizzato i mercati. Oggi, con uno spread intorno a 100, risparmiamo svariati miliardi di interessi sul debito pubblico e non abbiamo difficoltà nel ven­dere i titoli di Stato. Non va dimenticato che una parte del denaro in arrivo dal­l’Eu­ropa aumenterà co­mun­que il nostro debito. Quando la pandemia sarà un ricordo, occorrerà poi rimettere ordine nei conti dello Stato e questo sarà un compito alquanto complicato. Non so se, a quel pun­to, avremo ancora Draghi al Go­verno o un dicastero po­li­ti­co. Una auspicabile e robusta ripresa economica potrebbe attenuare le difficoltà della si­tuazione che presumibilmente si verranno a creare».

Continua a raccogliere consensi il suo “Ma­nuale di educazione finanziaria”. Vuole re­galare ai risparmiatori cu­neesi alcuni piccoli consigli da attuare nella loro vita di tut­ti i giorni?

«In effetti, il mio “manuale”, che sto riscrivendo (sempre con Aragno) in una versione completamente nuo­va, ha avu­to un successo straordinario. Il consiglio è uno solo: leggete e informatevi sempre, proprio per tutelare i vostri ri­sparmi. Oggi è impossibile vi­vere senza nozioni di economia. Il mio libro è sicuramente un buon inizio… (ride, nda)».

In conclusione, qual è il suo messaggio per il mondo economico-imprenditoriale cu­nee­se in vista del 2022?
«Il 2022 sarà l’anno della ripresa. In provincia di Cu­neo, il mon­do economico e quello im­prenditoriale sono ricchi di persone di grandi ca­pacità, con voglia di fare e di progredire. C’è solo bisogno di abbattere la burocrazia e di non creare ostacoli continui. Lasciateci lavorare e, ancora una volta, partendo dalla Gran­da, sapremo stupire!».