Carlo Bo, sindaco della Città di Alba (primo in alto, nelle foto a lato) ed Emanuele Bolla, assessore al Turismo, Eventi, Manifestazioni e Città Creative Unesco della città di Alba (secondo dall’alto, nelle foto a lato): «Il riconoscimento Unesco di un’antica e grande tradizione italiana coinvolge profondamente il nostro territorio che già beneficia dell’iscrizione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Monferrato e Roero e dell’inserimento di Alba tra le Città creative per la gastronomia. Ringraziamo l’Associazione Nazionale Città del Tartufo, la Fnati e il Centro Nazionale Studi Tartufo per il lavoro di tanti anni che ha reso possibile questo grande risultato. Questo momento di festa deve ricordarci che sul nostro territorio la cerca del tartufo rappresenta una pratica di profondo significato culturale che continueremo a valorizzare, forti di questo storico riconoscimento».
Liliana Allena, presidente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (nella foto a lato): «Grazie a tutti coloro che hanno lavorato in questi anni per presentare questa candidatura, che è nazionale, con Alba che ha avuto un ruolo importante nel supportare la presentazione del dossier. La Fiera del Tartufo Bianco d’Alba è l’evento più rilevante a livello nazionale e internazionale nella valorizzazione del tartufo e in questo senso anche l’Ente Fiera ha avuto un ruolo importante: la nostra manifestazione, infatti, non si limita a vendere il tartufo, quanto piuttosto si occupa di proporre esperienze intorno a questo mondo, creando fascino e mistero e offrendo momenti unici da vivere. Questo aspetto esperienziale, legato a quello culturale, punta a sottolineare le tradizioni del magico mondo della cerca e cavatura, che si tramandano di generazione in generazione, rendendo protagonista la comunità dei cercatori e il rapporto di questi ultimi con la natura e con il cane, che sono i tratti peculiari della candidatura e che hanno fatto sì che il tartufo italiano ottenesse questo riconoscimento. Siamo lieti di aver fatto parte di questo gruppo e di aver dato il nostro contributo all’ottenimento dell’inserimento nella lista Unesco».