È già tempo di ritornare in campo per il Monge Gerbaudo Savigliano, che, dopo aver tirato il fiato nella breve pausa natalizia, disputerà domenica la prima partita del suo 2022, nel difficile palazzetto di Portomaggiore, tra le compagini più forti del girone bianco di Serie A3.
I saviglianesi, in primis, devono fronteggiare, come tutti, l’annosa incognita Covid19, come riassunto da Giacomo Ghibaudo ai nostri microfoni: “Intanto, confidiamo si possa giocare, senza rinvii. Noi ci stiamo monitorando, con tamponi regolari, e speriamo di non trovare positivi. La situazione sicuramente non è rosea, con tanti campionati sospesi: speriamo di avere anche un po’ di fortuna in questo senso, perché in questa fase è importante la continuità”.
Savigliano arriva al match con un’infermiera riempitasi a dicembre e poi mai svuotata: “Non siamo in un momento eccezionale a livello fisico. Stiamo recuperando qualche acciaccato, ma ne abbiamo di nuovi, quindi dovremo far fronte ad alcune difficoltà. In settimana diamo tutto con i mezzi che abbiamo a disposizione e cerchiamo di stringere i denti. Sicuramente, non dovremo nasconderci dietro agli infortuni”.
Sulla sfida con Portomaggiore, invece, Ghibaudo la vede così: “All’andata i nostri avversari hanno dimostrato tutto il loro potenziale (vinsero 3-0, ndr), salvo poi perdersi un po’ durante l’anno. Anche loro forse non sono al meglio, ma dobbiamo guardare solo in casa nostra. Sarà una battaglia, servirà il proverbiale coltello tra i denti. Anche un punto darebbe già tanto, anche a livello psicologico. È dura, ma sarà come sempre il campo a parlare”.