Nel 2021 è stato ottobre il mese più gettonato per visitare Saluzzo e i suoi musei. E’ quanto emerge dall’analisi degli ingressi dell’anno scorso nel sistema museale cittadino formato dai musei della Memoria carceraria e della Civiltà cavalleresca in Castiglia, da Casa Cavassa, dalla Torre civica con l’Antico palazzo comunale (e Pinacoteca Matteo Olivero) e da Casa Pellico.
Per conto del Comune si occupano della gestione e dell’animazione la cooperativa «Itur» e l’associazione «Ur-ca».
Nell’anno appena concluso gli accessi ai musei in città sono stati 22675, una ripartenza positiva dopo la chiusura del 2020 di tutti i luoghi della cultura. Come premesso, ottobre è stato il mese con più passaggi registrati, 5474, seguito da agosto (3467) e giugno (3354). Escludendo le aperture straordinarie di febbraio (78 accessi) e i 2 giorni di apertura di aprile, cioè il 29 e il 30 con 15 persone, dicembre è stato il mese con meno visite, 773.
E’ Casa Cavassa il sito che fa registrare il maggior numero di ingressi: 12295 in totale nel 2021, con il “picco” anche in questo caso ad ottobre con 3115 persone.
Le visite alle strutture museali saluzzesi sono praticamente raddoppiate negli ultimi 12 mesi: erano state 14146 nel 2020.
Un netto incremento, ma gli arrivi di visitatori e turisti a Saluzzo nel secondo anno di pandemia sono stati ancora inferiori al periodo pre-Covid. Nel 2019, infatti, gli accessi erano stati 42444.
«Dopo il tracollo del 2020 – dice l’assessore al Turismo Andrea Momberto -, il 2021 ha registrato incoraggianti segnali di ripresa. E’ vero che a causa delle chiusure è andata sostanzialmente perduta la primavera, sulla quale storicamente il nostro sistema museale è sempre stato molto attrattivo, ma l’estate e l’autunno ci consegnano numeri che fanno ben sperare per l’avvenire. In particolare il mese di ottobre è stato molto positivo, e questo ci suggerisce che la strada intrapresa è quella giusta: accanto alle manifestazioni di primavera (START innanzitutto), dobbiamo lavorare per rafforzare l’autunno, ed in questo senso va proprio l’investimento fatto sulla nuova “Festa del libro Medievale e Antico” in collaborazione con Salone internazionale del Libro di Torino e Fondazione CRS.
Un ringraziamento particolare va anche a tutti i lavoratori e i volontari impegnati nei musei, negli uffici comunali, nelle fondazioni e nelle associazioni culturali, che in questi anni difficili stanno dimostrando grande professionalità e amore per la città».
«Dopo una partenza “al rallentatore” – dice Cinzia Dalmazzo di Itur -, dal mese di maggio abbiamo potuto ricominciare a proporre eventi culturali e accogliere i visitatori nei musei civici. Aver ospitato in Castiglia e a Casa Cavassa la mostra “Tesori del Marchesato” ci ha permesso di proporre nuove visite guidate e laboratori didattici che hanno riscontrato un buon successo. Purtroppo il flusso turistico straniero è stato ridotto rispetto agli anni precedenti la pandemia. Per il 2022 ci auguriamo di poter tornare ad accogliere non solo i nostri connazionali ma anche i cittadini dall’estero che hanno sempre apprezzato le bellezze della nostra città».
«La pandemia – aggiunge Alida Anelli di Ur-ca – ci ha permesso solo a maggio l’avvio delle attività. Il pubblico non è però mancato. Abbiamo sperimentato un’apertura maggiore della pinacoteca Matteo Olivero e della Torre civica, ampliando gli orari per favorire l’affluenza del pubblico anche durante la settimana. La biglietteria spostata all’interno dello spazio Tastè di Salita al Castello ha garantito una maggiore fruibilità e avvicinato ai musei e alla cultura anche gli avventori del bar, incrementando gli accessi. Il nostro obiettivo è stato quello di creare un punto di accoglienza sia per i saluzzesi sia per i turisti. Ne emerge un bilancio positivo. Inoltre, abbiamo avviato una convenzione con le scuole superiori cittadine per la pausa pranzo degli studenti, omaggiandoli di un biglietto gratuito per favorire il loro accesso ai musei».
c.s.