Ora amanti, prima moglie e marito

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Cara amica, devo confessarle che per un attimo ho pensato di non pubblicare la lettera e usare la sua storia come spunto per una sceneggiatura da sottoporre ad Hollywood, perché davvero la trama è di quelle più uniche che rare. Francamente pensavo che non si potesse andare al di là di quanto espresso dall’attore e regista francese Sacha Guitry, il quale suggeriva: «Se un altro uomo ti ruba la moglie, non c’è miglior vendetta che la­sciargliela». Lei e il suo ex marito siete andati ben oltre: avete lasciato ai nuovi compagni di vita l’onore di un rapporto di coppia con tutte le inevitabili concatenazioni di ri­nunce e compromessi, te­nendo per voi l’onore della passione travolgente, dell’attrazione fa­tale “sen­za se e senza ma”.

Lei non mi chiede un giudizio, ma non posso esimermi almeno dall’interrogarmi su come inquadrare la sua storia. È un vero e proprio tradimento, anche se il terzo incomodo della coppia in realtà è il “prima del primo”?

Certo non si può affermare che sia corretto ingannare i nuovi partner e verrebbe da ricordare che se ci si mette a cercare, si troverà sempre qualcuno più intrigante del solito “tran tran”. In questo caso, però, la situazione è un po’ più complicata: non avete cercato altro, ma ritrovato qualcosa che già vi apparteneva. Avete creato un equilibrio “win-win”, in cui, a quanto sembra, voi ci guadagnate e gli altri due perlomeno non ci perdono. Nessun giudizio, ma un consiglio spassionato: non mi pare sia nelle vostre intenzioni, ma se mai vi venisse in mente di provare a tornare insieme, fatevi passare subito il pensiero. Se la passione e una figlia non sono bastati a tenervi uniti allora, ancora meno potranno farlo ora.