(Giappone, 2020); drammatico; regia di Naomi Kawase; con Hiromi Nagasaku, Arata Iura
Satoko e il marito Kiyokazu, dopo un lungo e doloroso trattamento per la fertilità, hanno scelto di ricorrere all’adozione per avere un figlio tutto loro. Sei anni dopo, ricevono la chiamata di una donna che, dichiarandosi la madre biologica del bambino, è pronta a estorcere loro quanto più denaro possibile.