Il nuovo Museo della Stampa di Mondovì si compone di sei sale espositive dove viene ripercorsa la storia della stampa tipografica nel corso dei secoli, con il supporto di apparati multimediali. Due i laboratori: il primo, di tipografia, dedicato a Roberto Masante; il secondo, di grafica, in memoria di Francesco Franco. Il tutto arricchito dalla ricostruzione di una tipografia famigliare. Gli oggetti esposti in parte sono stati messi a disposizione dall’Associazione Museo Universale della Stampa di Rivoli; ad essi si aggiunge il patrimonio della Editrice tipografica Moderna di Nizza Monferrato, donato da Marisa Belloni, figlia del fondatore Arnaldo Belloni. L’esemplare più antico è un torchio tipografico del XVII secolo utilizzato dalla Regia Università di Torino; la collezione ospita anche la grande pianocilindrica che nel 1848 ha stampato il primo numero della “Gazzetta del Popolo”. Un museo di valenza extraterritoriale, nazionale, al cui allestimento hanno partecipato personalità di spicco, tra cui James Clough (foto a lato). Londinese, designer tipografico, docente, autore, trapiantato a Milano da cinquant’anni, Clough ha curato l’originario progetto culturale del Museo monregalese. «Insegno Storia della Cultura Tipografica in un ateneo milanese», racconta, «Studio da sempre la storia della tipografia, la pratica, la tecnica e gli aspetti artistici, la storia della scrittura, delle lettere tipografiche, calligrafiche ed epigrafiche. Ho realizzato diverse pubblicazioni. L’Italia è terreno fertile per la mia attività, perché è il Paese che più ha contributo alla storia delle lettere epigrafiche e calligrafiche, oltre che della tipografia. Mondovì, poi, ha una storia particolare e molto ricca nell’ambito della stampa. Nel museo potrete trovare interessantissimi macchinari, tra cui un Torchio Albion; una macchina compositrice Typograph, che pare quasi uno strumento musicale; le Linotype e molti altri strumenti curiosi. Un’installazione di grande valore storico. L’amore per la secolare storia della stampa può rinascere attraverso la nuova collocazione di questo bel museo». Clough ha curato la guida scientifica del Museo assieme allo storico del Comune di Mondovì, Alessandro Bracco.