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Metaverso all’orizzonte

i grandi colossi dell’informatica sono al lavoro per dare vita a un universo virtuale nel quale gli utenti, indossando specifici visori e occhiali, potranno vivere le esperienze più disparate: dalle riunioni di lavoro alle cene, dai concerti ai viaggi in luoghi sconosciuti

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In seguito all’annuncio relativo al fatto che la società proprietaria di Facebook avrebbe assunto la denominazione “Meta”, negli ambienti delle nuove tecnologie e delle comunicazioni digitali ha iniziato a circolare con una certa insistenza il vocabolo “metaverso”. Ma di cosa si tratta? Volendo semplificare è una sorta di universo virtuale all’interno del quale si possono trovare e svolgere tantissime attività che affrontiamo nella nostra quotidianità (reale), ossia incontri di lavoro, corsi di formazione, appuntamenti mangerecci, sedute di allenamento, visione di film ed eventi musicali, giochi. Il tutto proposto in versione 3d e, soprattutto, attraverso un sistema estremamente accessibile, che permetterebbe anche ai meno pratici di tecnologia di vivere a fondo questa esperienza immersiva. Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg è impegnato a progettare un proprio “metaverso”, con l’obiettivo di consentire ai singoli utenti di incontrare amici, praticare sport, partecipare a eventi e visitare luoghi di tutto il mondo senza nemmeno dover uscire di casa. Una galassia innovativa e sicuramente rivoluzionaria che, tuttavia, prende spunto da situazioni digitali già viste. Ne è un esempio “Fortnite”, conosciutissimo videogame che da “sparatutto” da giocare in terza persona si è tramutato a tutti gli effetti in un universo parallelo in cui si possono vivere numerose esperienze. Non è un caso, quindi, che il rapper statunitense Travis Scott abbia proposto proprio su “Fortnite” un concerto che ha spinto oltre 12 milioni di utenti ad accedere al gioco per poter seguire lo spettacolo. Nel nascituro “metaverso”, grazie alle opportunità offerte da strumentazioni e reti infrastrutturali estremamente evolute, sarà possibile vivere esperienze di questo tipo e molto altro. Si pensi, ad esempio, che i progettisti del “metaverso” stanno lavorando a un sistema che possa permettere a chi vivrà questo universo parallelo addirittura di effettuare acquisti con moneta virtuale e di accaparrarsi contenuti esclusivi impiegando speciali “token”. Tra queste esperienze spiccano sicuramente quelle che prevedono la possibilità di ammirare opere d’arte e monumenti e film da collezione. Che il futuro di Internet vada in questa direzione lo dimostrano gli investimenti che stanno mettendo in campo per accelerare lo sviluppo di servizi in questo ambito i principali “player” del mondo informatico: da Face­book, appunto, a Mi­crosoft, Google e Sony. In questa fase, al di là dei macroprogetti, l’obiettivo primario è quello di creare un contesto virtuale ca­pace di offrire servizi e, quindi, coinvolgere anche chi non utilizza videogiochi, già da tempo proiettati in questa dimensione. I nodi tecnici (e pratici) da sciogliere sono an­cora diversi, a partire dalla ge­stione della privacy a tutela del­la sicurezza degli utenti, ma il processo avviato sembra ormai inarrestabile. E se con l’invenzione dei social network il popolo del web aveva imparato a “condividere”, con il “metaverso” si abituerà a “partecipare” all’interno di un universo virtuale.