Torna la parata di stelle nelle baite delle Alpi piemontesi. In cucina i migliori chef d’Italia per cene da favola a duemila metri. Il circuito di cene stellate in alta quota ritorna a Prato Nevoso con la kermesse della cucina italiana e con i loro menu unici e dai sapori indimenticabili. E a fine gennaio attendono gli sciatori con un appuntamento dietro l’altro.
La prima data dell’inverno è con Giuseppe Ricchebuono dal ristorante stellato Vescovado di Noli. Nei suoi piatti un grande tributo alla Liguria e al Mediterraneo, per una cucina fatta di materie prime fresche ed eccellenti che si trasformano in veri e propri capolavori culinari. Il ritorno alla semplicità e alla genuinità e l’amore per la cucina tradizionale ligure procedono di pari passo con la grande cura e creatività che lo chef mette nella mise en place, sempre molto ricercata. Lo chef di Noli racconterà le emozioni dei piatti dalla sua terra alla baita del Verde venerdì 28 gennaio.
Domenica 30 sarà invece la volta di un ritorno per Gusto Montagna. I protagonisti di questa seconda data saranno infatti due ospiti d’eccellenza direttamente dal Ristorante stellato La Ciau del Tornavento: gli Chef Maurilio Garola e Marco Lombardo. La serata si svolgerà in alta quota, nell’atmosfera suggestiva dello Chalet Il Rosso. Per info 3428052544
Confermata anche la terza data del circuito delle cene stellate con lo chef Gian Piero Vivalda, 2 stelle Michelin dal ristorante Antica Corona Reale. La cena sarà questa volta l’11 febbraio alla Baita del Verde.
Alberto Oliva,responsabile marketing della Prato Nevoso spa: “Abbiamo avviato questa rassegna convinti che l’alta cucina si sposi perfettamente con un contesto alpino come il nostro. E la prima edizione ci ha premiato con un grande afflusso di pubblico, attento e preparato alle nuove tendenze della tavola. Per questo Gusto montagna ora si riconferma come un evento di grande richiamo e prestigio. Lo accogliamo con orgoglio insieme ai grandi ospiti che ci vorranno onorare della loro presenza e di una cucina da favola sulle nevi di Prato Nevoso”