L’editore Nino Aragno, proprietario della Villa Tornaforte di Cuneo, che l’ha splendidamente ristrutturata facendola diventare luogo di cultura, di incontro e di dialogo dal nome simbolico “Humanities Forum”, organizza, giovedì 27 gennaio, nella storica residenza nobiliare, circondata dal parco all’inglese di 5 ettari, il convegno “Imprenditoria, innovazione strategica e passaggio generazionale nella nuova ripresa economica”. Si tratta del primo di una serie di appuntamenti sulla cultura di fare impresa in programma nelle settimane successive. Collabora all’allestimento dell’iniziativa l’Agroindustry Professional Partners (App), di cui Aragno è presidente.
La Cia Agricoltori Italiani Cuneo partecipa con il presidente provinciale, rieletto lo scorso sabato 15 gennaio, Claudio Conterno. L’incontro è previsto a partire dalle 16. Il convegno ha come protagonisti due importanti dirigenti della prestigiosa The European House-Ambrosetti di Milano: gruppo professionale fondato nel 1965 che ha progressivamente sviluppato numerose attività in Italia, in Europa e a livello mondiale nei campi della consulenza strategica e operativa, dell’aggiornamento professionale e della ricerca. Mettendo le proprie competenze al servizio degli imprenditori. “Perché – dicono all’Ambrosetti – senza imprenditori non c’è crescita, e senza crescita non c’è futuro”.
Tra le iniziative che organizza ha in calendario dal 1975, ogni anno, la prima settimana di settembre, nella Villa d’Este di Cernobbio, sul lago di Como, il Forum internazionale economico, con la presenza di Capi di Stato e di Governo.
Il convegno di Cuneo
Ad aprire l’incontro di Cuneo è Valerio De Molli, managing partner e ceo di European House Ambrosetti – che porta il contributo sul tema “Il contesto competitivo globale e le priorità d’azione per le imprese. La realtà The European House-Ambrosetti. Le sfide per le imprese nel nuovo contesto di riferimento delineato dall’attuale emergenza socio-economica”.
Poi, Luca Petoletti, partner e responsabile dell’area “Imprese familiari e governance” di The European House-Ambrosetti affronta l’argomento “Il rapporto famiglia-impresa e la convivenza e continuità generazione nelle imprese familiari. Gli errori più frequenti. Le linee guida e strumenti per favorire il successo”. Seguono il dibattito e gli interventi di chiusura dei lavori.
L’obiettivo dell’incontro
“L’incontro – si legge nella presentazione dell’iniziativa – intende sintetizzare alcuni punti chiave dell’attuale scenario di riferimento e fornire stimoli, idee e spunti sui fattori e sugli approcci che consentono alle imprese di ottenere un vantaggio competitivo sostenibile nel lungo termine e, per le imprese familiari, un buon rapporto famiglia-impresa e un efficace convivenza e continuità generazionale. I due relatori presentano dati e analisi della situazione esistente e illustrano le sfide e le priorità d’azione per le imprese familiari secondo l’approccio distintivo messo a punto da The European House-Ambrosetti”.
L’editore Nino Aragno
“Con la serie di incontri a Villa Tornaforte l’idea è di proporre ai giovani universitari, soprattutto a quelli che stanno studiando nella Scuola di Management ed Economia di Cuneo, così come ai giovani imprenditori, delle occasioni di confronto con altre importanti realtà nazionali. Questa volta, l’European House-Ambrosetti. L’imprenditoria della nostra provincia, nonostante il periodo di crisi e il Covid, sta ancora dentro a un miracolo economico. Ci sono aziende leader nel loro settore a livello italiano, europeo e mondiale. Per questo motivo vogliamo offrire a quanti partecipano ai convegni degli approfondimenti sui possibili sviluppi futuri dell’impresa, che aiutino a guardare avanti. In quest’ottica l’agricoltura della “Granda” è tra le migliori del nostro Paese e, in alcuni settori, anche dell’Europa. Parlando di arte industriale, vogliamo creare una nuova cultura agricola e agri-industriale”.
Il presidente Cia Agricoltori Italiani Cuneo Claudio Conterno
“Anche grazie a questi incontri dobbiamo far capire all’agricoltore che deve diventare imprenditore, capace di gestire la sua azienda in modo nuovo e innovativo. Con l’obiettivo di legare sempre di più quanto produce al territorio dove lavora. Inoltre, è importante che il mondo agricolo inizi un dialogo costruttivo con l’agri-industria e la grande distribuzione. In modo da poter commercializzare il proprio prodotto, ottenendone, in cambio, la giusta remunerazione. Oggi la cosiddetta filiera, che preferisco chiamare la catena del valore, ha le criticità ai suoi estremi: il punto di partenza – l’agricoltore – e quello di arrivo – il consumatore -. Sono loro i più penalizzati dal sistema. Poi stimiamo i giovani, incominciando subito a coinvolgerli nel passaggio generazionale. Perché ne abbiamo molti bravi e, grazie alle loro capacità innovative, ci possono aiutare”.
Per partecipare al convegno
L’ingresso, nel rispetto delle norme anti-contagio, è solo su prenotazione. La richiesta va inviata a info@ninoaragnoeditore.it
c.s.