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12 milioni per l’atc Piemonte sud. Buttieri: «Si tratta di una grande opportunità»

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12 milioni di euro per l’edilizia residenziale pubblica dell’Atc Piemonte Sud: una somma cospicua che arriva dal Pnrr per interventi su quelle che un tempo si chiamavano “case popolari”. «Questo risultato», commenta il vi­ce­presidente dell’Atc Piemonte Sud e membro della Giunta Nazionale di Fe­dercasa Marco Buttieri (foto a destra), «è frutto dell’ottimo lavoro di sinergia condotto tra Regione e Atc, che ha permesso di ottenere un plafond di 12 milioni di euro ripartito sulle province di Alessandria, Asti e Cuneo e che sarà equamente suddiviso dall’Atc per interventi in base alle reali esigenze». «In provincia di Cuneo», aggiunge il saviglianese Buttieri, «sono stati individuati vari interventi (i dettagli nell’articolo sotto) che saranno destinati a colmare le lacune presenti nell’edilizia residenziale pubblica delle “sette sorelle” sia in alcuni centi minori. Alcuni non sono ancora finanziati ma confidiamo che i fondi disponibili siano incrementati. Il più importante è quello che riguarda Borgo San Dalmazzo, dove saranno riqualificate unità immobiliari che hanno urgente necessità di interventi strutturali, a causa della vetustà degli immobili. Confidiamo, tramite altre risorse, di poter procedere a ulteriori interventi». Buttieri si dichiara soddisfatto dei fondi ottenuti dal Pnrr e della loro allocazione. «Ringrazio gli uffici per l’approfondito lavoro di analisi condotto, sotto la guida del Direttore e del Presidente, che ha consentito l’individuazione dei fabbricati che necessitano di interventi urgenti. Il mondo delle “case popolari”», prosegue ancora Buttieri, «ha la possibilità con queste misure straordinarie (Pnrr e Superbonus 110%) di interventi radicali sul pa­trimonio. La prima positiva conseguenza sarà un risparmio energetico, preziosissimo per le famiglie in difficoltà, specie in questa congiuntura nella quale il costo dell’energia sta subendo un’impennata senza pre­­cedenti». «Era dai tempi del vecchio “Piano Case Fanfani” degli an­ni ’60 e del “Piano Regionale 10­mila alloggi” che le Agenzie Ter­ri­to­riali per la Casa non disponevano di così tante risorse. Sarà nostra premura», conclude Buttieri, «impiegarle con il massimo dell’attenzione e con un criterio che abbia come parametri imprescindibili la reale necessità e il buon senso».