Come i suoi adorati ciclisti, sempre focalizzati sulla prossima pedalata da dare per avvicinarsi al traguardo senza badare troppo alla strada e alla fatica già fatta, Lorenzo Tealdi non ha mai smesso di guardare avanti, al prossimo evento da organizzare per unire la sua passione per il ciclismo con l’amore per la sua terra.
Renzo, come lo chiamavano tutti o Teo, il nome riservato agli amici più stretti, ha continuato a trasmettere entusiasmo sino alla conclusione della sua esperienza terrena, dopo 85 anni vissuti con vista sul grande ciclismo.
Direttore sportivo, organizzatore, dirigente, è stato per anni coordinatore dei comitati locali per le tappe del Giro d’Italia e del Tour de France nella Granda. Fautore dell’organizzazione della “Corsa rosa” e della “Grand Boucle” sulle salite del Colle dell’Agnello e del Fauniera ha fatto scoprire il Cuneese attraverso le immagini del Giro. Era amico di tanti campioni di ieri e di oggi: da Chiappucci a Moser, da Nibali a Saronni, ed aveva sostenuto la candidatura per i Mondiali di ciclismo a Vicoforte. È stato tra i promotori del Giro delle Valli Cuneesi.
In tanti hanno voluto ricordare Tealdi, originario di Fossano,ormai da anni trasferitosi a Mondovì.
«Se n’è andato il più grande ambasciatore del ciclismo in provincia di Cuneo», hanno affermato il presidente dell’Atl del Cuneese Mauro Bernardi, il direttore Daniela Salvestrin e i consiglieri di Amministrazione commentando la notizia della scomparsa di Renzo Tealdi.
«Anima dello sport cuneese, intermediario infallibile con i Patron di competizioni nazionali e internazionali, negli anni», proseguono dall’Atl, «ha permesso a Cuneo e ai suoi colli di entrare onorevolmente nella scena del ciclismo mondiale. Lo ricordiamo tutti con quella sua forte passione che trascinava le folle lungo le strade della provincia per applaudire i campioni».
Infallibile organizzatore di eventi, l’Azienda Turistica Locale ricorda come Renzo portò a Cuneo, oltre alle numerose tappe del Giro d’Italia e il successo del Tour de France 2008, il Meeting Nazionale di Società per Giovanissimi 2009, la più importante manifestazione ciclistica nazionale dedicata alla categoria “giovanissimi”. «La provincia accolse più di 12.000 persone con le maglie di oltre 250 squadre provenienti da tutt’Italia: un lavoro che Renzo seguì alla scrivania, fianco a fianco con l’Atl. Questo era Renzo, assoluto conoscitore del grande ciclismo, attento e risoluto promotore dello sport nel mondo dei giovani» spiegano ancora, per poi aggiungere: «In occasione del lancio dell’edizione 2021 della GranFondo La Fausto Coppi, del Giro Donne e dell’ufficializzazione della collaborazione tra l’Atl del Cuneese e la campionessa Elisa Balsamo, abbiamo avuto l’onore di poter premiare l’amico Renzo riconoscendo ancora una volta i suoi grandi meriti di organizzatore di eventi ciclistici e di mediatore. Ma soprattutto abbiamo premiato la sua lealtà, il suo spirito di collaborazione, la sua passione smisurata».
Anche il sindaco di Borgo San Dalmazzo, Gian Paolo Beretta, ha voluto ricordare la figura di Tealdi, definendolo «Uomo speciale e altruista. Con il tuo entusiasmo, la tua verve e la tua capacità hai trasformato il nostro territorio a livello sportivo, culturale e sociale. Mancherai molto alla provincia di Cuneo e lasci un vuoto incolmabile. Non c’è stato un paese cuneese che non abbia avuto la possibilità e la fortuna di conoscerti e ammirare le tue doti e virtù umane. Con te scompare un pezzo di noi e della storia del ciclismo cuneese».
Un altro primo cittadino, Dario Tallone, sindaco della sua città d’origine, si dice lieto di ««aver vissuto con lui il suo ultimo progetto legato all’amato ciclismo, grazie a lui abbiamo ospitato a Fossano la grande partenza del Giro Donne lo scorso luglio».
Anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio ha voluto elogiarlo, sottolineando come «Renzo ha rappresentato, per anni, l’anima del ciclismo cuneese e non solo e grazie al suo impegno la nostra terra ha potuto godere di un palcoscenico sportivo senza eguali. Ho avuto modo di lavorare con lui molto spesso, apprezzandone la serietà e la costanza. La sua forza di volontà, condivisa con tanti altri amici che oggi ne piangono la scomparsa, ha permesso alla provincia Granda e a tutto il Piemonte di divenire la “terra del ciclismo”. Voglio salutarlo con il ricordo del nostro ultimo incontro, svoltosi in piazza Castello qualche mese fa, dove con lo stesso entusiasmo di sempre mi aveva presentato altre iniziative ciclistiche, cogliendo l’opportunità di unirle nella grande promozione avviata con il Giro 2021, che partì da Torino. Ciao Renzo, grazie di tutto quello che hai fatto».
Renzo Tealdi lascia la moglie Agnese e le figlie Guendalina, Clio e Maria Lorenza. A loro la direzione e la redazione della Rivista IDEA rivolgono le più sentite condoglianze.