La notizia della scomparsa di Gianni Ballestro (foto sopra), vero amico di Canale, è arrivata improvvisa, come una nebbia che fa mancare punti di riferimento. In molti, qui, hanno ricordi belli e forti di lui: originario di Genova, da lui amatissima, ma legato a doppio filo con una capitale del pesco e un Roero nel quale si era ben inserito anche grazie alla sua professione e al mondo del volontariato. Così Gianni Ballestro, così la moglie Francesca, impiegata presso il Comune di Priocca, così i figli Alessia e Federico, che con il padre condividono passioni profonde come quelle per la fotografia e per lo sport. Classe ’65, Gianni aveva prestato servizio sino alla pensione presso il Comando dei Carabinieri di Canale, interpretando bene il mandato dell’Arma, in uno spirito di servizio capace di unire la tutela dell’ordine con la vocazione alla vicinanza e all’ascolto dei cittadini. Tratti che erano i suoi anche nella convinta partecipazione a realtà come il settore calcistico giovanile canalese, e al gruppo “Canale Sportiva”.
Era bello, con lui, prendersi minuti e ore per discutere di pallone, di fotocamere e obiettivi, di cucina, di una società civile in continuo movimento. Ogni volta, con un pensiero alla sua famiglia della quale andava giustamente orgoglioso; ogni volta, offrendo lucidi spunti di riflessione; lasciando l’impressione, a ogni occasione e dopo ogni “arrivederci”, di aver imparato nuovamente qualcosa, da lui.