Pomeriggio importante per l’ospedale di Mondovì perché sono state donate dalla Fondazione CRC di Cuneo un ecografo portatile e un test a sforzo cardio polmonare; quest’ultimo serve ad analizzare il consumo di ossigeno ed è importante nella valutazione del paziente con scompenso cardiaco e soprattutto con dispnea (mancanza di fiato) la cui origine non è chiara. Questo strumento si può utilizzare anche sugli atleti professionisti. Inoltre presente il Presidente Mario Rossi dell’Associazione “Amici del Cuore” per la questione della foresteria, in più presenti anche il Direttore di Azienda Mirco Grillo e i componenti del Consiglio Generale Daniela Bosia e Giuliana Turco. Assente il Comune per altri impegni.
Il Direttore generale ASL CN1 Giuseppe Guerra inizia il suo intervento sull’esito della conferenza stampa con l’Assessore regionale Icardi sui nuovi ospedali di Cuneo e Savigliano: “Ci sarà un grande investimento di 500 milioni di euro del nuovo ospedale Santa Croce e Carle a Cuneo e dell’area nord di Saluzzo-Savigliano. Per quest’ultimo si parla di 195 milioni che avrà 325 posti letto, invece 310 milioni di euro per l’ospedale di Cuneo che avrà quasi 700 posti letto; oggi è una bella notizia per la sanità della Provincia di Cuneo. Un grazie sentito alla Fondazione CRC perché elargisce i dividendi che ottiene ogni anno e li investe in parte nella sanità. Inoltre sottolineo che c’è un altro progetto, sempre portato avanti dalla Fondazione CRC, quello della foresteria, ovvero quello di ospitare i specializzandi che arrivano da lontano e per far si che ciò che avvenga bisogna creare un po’ di infrastrutture per essere attrattivi. Questo ospedale ha supportato in questi due anni la Cuneo 1, come disponibilità nei letti Covid e insieme all’ospedale di Saluzzo sono le nostre due colonne importanti”.
“Sulla foresteria è un problema che c’è da tanto tempo – dichiara il Direttore Cardiologia Mauro Feola – Le graduatorie sono nazionali quindi ci possono essere specializzandi che arrivano da Cagliari per esempio, ecco perché gli Amici del Cuore ci sono venuti incontro nell’ospitare i specializzandi nella foresteria, per evitare che loro possano viaggiare nuovamente dopo che sono venuti dal loro luogo d’origine”.
“Il Covid ha cambiato il nostro modo di vivere, ha messo in grande difficoltà gli ospedali – dice il Vice Presidente Fondazione CRC Ezio Raviola – Purtroppo non ne siamo ancora fuori ed è giusto che la Fondazione faccia la propria parte; i soldi sono tanti, ma non sono mai abbastanza, dobbiamo essere bravi a scegliere le richieste più coerenti. Il progetto di oggi è molto importante. Invece sulla foresteria è una problematica generale non solo della provincia, bisogna dare accoglienza se vogliamo formare dei nuovi dottori e delle persone di livello; questo è un progetto da portare avanti a livello provinciale. Abbiamo sempre collaborato con le grandi fondazioni come la CRT e la San Paolo, così come con le piccole (Saluzzo, Savigliano e Fossano). Ben venga di fare collaborazioni con altre fondazioni o con altre banche. Sono certo che la collaborazione con l’ospedale non mancherà”.