Ha destato profonda commozione negli ambienti diplomatici di tutto il mondo la scomparsa dell’ex ambasciatore Francesco Paolo Fulci.
Molto conosciuto anche in provincia di Cuneo e, in particolare, ad Alba, per gli importanti incarichi rivestiti presso la Ferrero, Fulci era nato a Messina il 19 marzo 1931 e aveva intrapreso la carriera di diplomatico nel 1956, arrivando a prestare servizio per l’Italia in sedi particolarmente prestigiose: dal Canada a New York, da Tokyo a Mosca, passando per Parigi.
Inoltre, tra il 1976 e il 1980, aveva ricoperto l’incarico di capo della Segreteria del presidente del Senato Amintore Fanfani; in seguito, si era occupato dell’Ambasciata italiana in Canada.
Tra i tanti e prestigiosi incarichi, spiccano anche quelli di segretario generale italiano del Comitato Esecutivo per la Sicurezza e l’Intelligence e di rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, un ruolo che ha mantenuto fino al 1999.
Durante la sua esperienza alle Nazioni Unite, insieme agli ambasciatori di Egitto, Messico e Pakistan, ha fondato quello che è stato soprannominato il “Coffee Club”, ovvero un gruppo di Paesi istituito con l’obiettivo di opporsi all’aumento di membri permanenti in seno al Consiglio di Sicurezza e per favorire l’incremento dei seggi non permanenti. Una posizione che in seguito è stata poi ripresa e rilanciata dal gruppo “Uniting for Consensus”, impegnato da tempo a favore di un Consiglio di Sicurezza maggiormente democratico e rappresentativo.
Conclusa la carriera da diplomatico, era stato scelto, per la sua grande esperienza in fatto di relazioni internazionali, dalla Ferrero, che gli affidò per oltre 15 anni il prestigioso incarico di vicepresidente della holding; dal 2011 al 2019, ricoprì il ruolo di presidente della Ferrero Spa, l’azienda italiana del Gruppo e, dal 2015 al 2019, fu presidente del progetto imprenditoriale “Michele Ferrero” in Africa e India. Ha inoltre fatto parte della Fondazione Italia Usa.
Profondo cordoglio per l’ambasciatore Fulci
Rappresentante permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite fino al 1999 è stato anche per diversi anni presidente di Ferrero Spa