L’Enoteca Regionale del Roero, punto di riferimento per la promozione delle eccellenze del territorio, annuncia la chiusura della stagione del tartufo 2021 e organizza un piccolo momento istituzionale per fare un bilancio dell’annata. Un momento che vuole in qualche modo simbolicamente sostituire il raduno dei trifolao e dei cani da tartufo, evento molto sentito e da sempre organizzato dall’Enoteca Regionale del Roero per celebrare la fine della stagione tartuficola, ma che quest’anno a causa delle restrizioni in vigore non potrà tenersi: l’impegno però è di trovare un nuovo momento pubblico in futuro dove celebrare il lavoro fatto anche quest’anno dai tartufai piemontesi.
Un’annata non iniziata nel migliore dei modi, con pochi tartufi nella regione che meglio rappresenta quest’eccellenza mondiale. Ma la stagione, al di là dei risultati in termini di prodotto, è proseguita con un grande risultato, il riconoscimento del Patrimonio Unesco per la “Cerca e cavatura del tartufo in Italia” a dicembre 2021. Un successo importantissimo, che permetterà una crescita ulteriore del Piemonte in termini turistici, e che richiede per questo una progettualità importante a supporto di quello che d’ora in avanti sarà un cappello di accompagnamento di rilevanza mondiale.
I temi da affrontare a chiusura di stagione sono dunque molteplici. “In un momento come questo questa iniziativa è essenziale per l’Enoteca Regionale del Roero”, commenta il senatore Marco Perosino, Presidente dell’Enoteca Regionale del Roero, che fino al 2020 ha organizzato, per la chiusura della stagione, il raduno dei trifulao, ora temporaneamente interrotto a causa della pandemia. “Vogliamo celebrare il forte legame tra vino e Tartufo, prodotti di una terra generosa e il riconoscimento dell’Unesco, ma vogliamo anche parlare della necessità di adeguarsi rapidamente ad una concezione di ambiente più consona alla salvaguardia e alla tutela. In questo appuntamento parleremo della difesa del bosco, della necessità di piantumazione obbligatoria di tutti i terreni pubblici liberi, della tenuta dei versanti franosi e dell’uso dei diserbanti: tutti argomenti che dobbiamo tenere presenti in vista del futuro di uno dei prodotti che meglio rappresentano il nostro territorio nel mondo”.
Anche Mauro Carbone, direttore del Centro Nazionale Studi Tartufo, parla della necessità di costruire strategie di valorizzazione ancora più forti, in un momento in cui l’attenzione internazionale nei confronti del tartufo è ai massimi livelli: “Si chiude una stagione del tartufo bianco d’Alba complessa, caratterizzata da scarsissime piogge e da una conseguente produzione molto limitata”, spiega Carbone. “Il raccolto scarso ha portato a un forte aumento dei prezzi, più che raddoppiati in alcune settimane della stagione. Molto buona la qualità: il freddo è arrivato presto e con il freddo anche la maturazione perfetta del prodotto. Deve essere una annata da capitalizzare in termini di programmazione, con una nuova strategia di gestione del territorio, mirata a una tartuficoltura moderna e smart”.
Enoteca Regionale del Roero: chi siamo
Punto di riferimento storico per la promozione del prodotto enoico del territorio di Langa e Roero, l’Enoteca Regionale del Roero è un luogo che si pone l’obiettivo di raccontare le eccellenze enogastronomiche del territorio piemontese.
Radicalmente ristrutturata nel 2017, l’Enoteca Regionale del Roero è stata pensata come una realtà dinamica, capace e competitivamente forte per sviluppare ulteriormente le attività promozionali della produzione vitivinicola locale.
L’attività di promozione e valorizzazione del Roero e del territorio di cui è espressione, impregno principale dell’Enoteca, avviene attraverso l’organizzazione di manifestazioni e di attività di degustazione presso la propria sede, al fine di meglio sfruttare gli spazi e di offrire anche una esperienza sensoriale, data dall’ottima presentazione dei principali prodotti locali.
Ad oggi l’enoteca raggruppa i principali produttori vitivinicoli del Roero, tutti caratterizzati da ottima performance di crescita e da una sempre più crescente notorietà dei prodotti a livello internazionale. All’interno dell’Enoteca Regionale del Roero, dunque, i visitatori troveranno in degustazione e in vendita le principali denominazioni del territorio: Roero e Roero Arneis DOCG, Langhe Favorita, Barbera d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Langhe Nebbiolo, Birbèt. Non solo vino, ma anche prodotti gastronomici d’eccellenza, prelibatezze tipiche della regione Piemonte, distillati e squisitezze artigianali, provenienti da piccoli e grandi produttori della zona di cui si punta a valorizzare il lavoro.
La “Biblioteca dei Sapori”: un Progetto di Sviluppo Regionale per promuovere il territorio
L’Enoteca Regionale del Roero si fa capofila di un Progetto di Sviluppo Regionale (PSR), improntato sulla promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio.
Nasce così la Biblioteca dei Sapori: un progetto che trasforma l’Enoteca, rendendola non solo uno spazio di vendita e degustazione, ma soprattutto di narrazione dei prodotti, delle realtà agricole che ci sono dietro, del lavoro virtuoso di chi preserva le antiche tradizioni proiettandole nel mercato del futuro.
Un progetto, dunque, che punta a promuovere in modo coordinato e integrato le molte piccole aziende del territorio che non avrebbero, da sole, la forza sufficiente per emergere. A questa necessità la Biblioteca dei Sapori del Roero risponde attraverso la costituzione di una filiera corta rappresentativa dei prodotti più tradizionali e tipici del territorio e attraverso le messa in rete di prodotti e micro produttori, migliorando il grado di cooperazione del tessuto imprenditoriale del comparto agroalimentare.
L’obiettivo è quello di costruire una promozione integrata ed efficiente dei prodotti coinvolti e, indirettamente del territorio nel suo complesso.
Proprio per dare voce a un intero territorio, l’Enoteca Regionale del Roero si fa forte all’interno di questo operanti sul territorio di Langa e Roero: l’Enoteca Regionale del Barbaresco, l’Enoteca Regionale del Barolo e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour. Realtà che, così come l’Enoteca Regionale del Roero, vanno oltre il concetto di semplice esercizio commerciale, poiché hanno in seno al loro Statuto e alla loro storia l’obiettivo istituzionale di far conoscere, diffondere, valorizzare e vendere le produzioni agricole del territorio, e in particolar modo l’importante patrimonio enoico.
L’Enoteca Regionale del Roero – la sede
L’Enoteca Regionale del Roero ha sede a Canale, in provincia di Cuneo, in via Roma 57, nell’ex Asilo Infantile “Regina Margherita”, complesso edilizio dello scorso secolo accuratamente restaurato. Varcando l’ingresso del cortile si è subito accolti dallo stemma della casata dei Roero che campeggia sul sontuoso cancello in ferro battuto: il motto “A’ bon rendre” incarna pienamente lo spirito di accoglienza sincera e familiare di questo luogo.
L’edificio si presenta con un’originale forma a “U” e ospita al pian terreno il punto vendita con l’esposizione dei vini, l’ufficio turistico “Roero Turismo” e l’Osteria dell’Enoteca. Al primo piano si trova, inoltre, una grande eccellenza gastronomica della zona, il Ristorante All’Enoteca, una stella Michelin, guidato dallo chef Davide Palluda.