Barolo&Castles foundation crescono i visitatori nei manieri del territorio

«Buone prospettive per il futuro»

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In un anno ancora segnato da lunghe chiusure e restrizioni, i castelli della Barolo&Castles Foundation (Barolo, Serra­lunga, Roddi e Magliano Alfi­e­ri), si confermano anche nel 2021 tra i siti più visitati delle colline di Langhe e Roero patrimonio dell’umanità. Tra le tante incertezze e reduce da due annate turistiche segnate dall’emergenza sanitaria, la Fondazione che ha sede a Barolo traccia quindi un bilancio dell’anno appena trascorso all’insegna dell’ottimismo e di buone prospettive per il futuro.

Sul fronte dei numeri, il WiMu, Museo del Vino a Barolo traina il sistema castelli del territorio con quasi 42 mila visitatori totali dall’apertura del primo maggio (solo nei weekend) e quella consueta sette giorni su sette a partire dal primo luglio e fino a fine anno. Un risultato che segna circa +70% dei visitatori dell’anno precedente, quando le aperture sono state ancora più a singhiozzo, e rappresenta il 72% dei visitatori del 2019 a fronte di un’apertura che però, a causa del Covid, è stata del 67%. Ovvero, quasi 100 giorni in meno di visite rispetto all’epoca pre-pandemia.

Per quanto riguarda il castello di Serralunga, buona la performance nel 2021 con 12 mila visitatori, dato che si avvicina al risultato pre-pandemia del 2019 (93%) nonostante gli oltre 60 giorni di apertura in meno causati dall’emergenza sanitaria (106 nel 2021 contro i 169 di due anni fa). Rad­doppiati invece i visitatori rispetto al 2020, anno fortemente penalizzato dai lockdown. In un’annata ancora carica di incertezze come quella che si è appena conclusa, il maniero di Serralunga, bene statale in consegna alla Direzione regionale Musei del Piemonte e affidato per le attività di gestione e valorizzazione nell’ambito di un accordo di partenariato speciale pubblico-privato alla Baro­lo&Ca­stles Foundation, ha avuto in alta stagione un’accessibilità maggiore del periodo pre-pandemia (quando il castello era aperto mezza giornata in meno).

Uno tra i risultati più significativi del lavoro della Ba­ro­lo&Ca­stles Foundation arriva dal castello di Magliano Alfieri, dove con lo stesso numero di giorni di apertura del 2019, ovvero 58, i visitatori sono aumentati rispetto all’epoca pre-Covid, segnando il +12% rispetto a due anni fa e +70% rispetto al 2020 quando il maniero è stato visitabile solo 45 giorni a causa del lockdown.

Visite in crescita rispetto al 2020 anche al maniero di Roddi +51%, con una lieve flessione rispetto al 2019 caratterizzato da una buona presenza di gruppi organizzati, che nel 2021 sono mancati anche a causa delle restrizioni Covid. Quest’anno il maniero ha chiuso leggermente in anticipo la stagione per l’avvio dei lavori di recupero e restauro del IV lotto dell’edificio secondo l’accordo di programma firmato da Comune e Regione Pie­monte.

Infine, un’ottima annata anche per le preziose etichette del Fondo Cesare e Maria Baroni Urbani custodite nel WiLa a Barolo e protagoniste, in occasione di Barolo città italiana del vino, di due esposizioni temporanee nei castelli di Langhe e Roero e a Palazzo Barolo di Torino, che a grande richiesta è stata prorogata fino al 20 febbraio.

«Arriviamo da due annate complicate, ma in questo secondo anno di pandemia abbiamo ottenuto un doppio risultato straordinario», sottolinea il presidente della Baro­lo&Ca­stles Foundation, Claudio Bo­getti. «Da una parte, e questa poteva sembrare cosa scontata, ma non lo è, abbiamo migliorato ampiamente le performance del 2020 dimostrando di aver imparato a gestire l’accoglienza in pandemia e osservando un grande e ritrovato interesse da parte del pubblico, in buona parte italiano, ma con il ritorno anche degli stranieri. Dall’altra, pur con un inizio d’anno caratterizzato dalle chiusure e mesi non facili per l’organizzazione alle prese con i protocolli di sicurezza, i contingentamenti e l’entrata in vigore del Green pass, il 2021 è stato un anno sotto molti aspetti migliore del 2019, con numeri costantemente in crescita e un’attenzione costante ai nostri beni».

«Il 2021 è stato un anno caratterizzato da un clima di forte incertezza», spiega il direttore del WiMu e coordinatore della Barolo&Castles Foundation, Alessandra Muratore. «Nono­stante ciò, abbiamo osservato una ripresa della fruizione da parte delle famiglie, e più in generale dei visitatori con molti giovani in arrivo, e grande attenzione ai protocolli e le regole, cui ormai siamo abituati tutti dal 2020, da parte degli utenti».