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Fammi vedere come scrivi e ti dirò chi sei

L’analisi grafica è una disciplina di polizia scientifica che si inquadra nel vasto campo delle indagini di polizia ed è finalizzata a esprimere un giudizio di identità su un soggetto scrivente

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Nell’era fortemente dominata dalla dimensione digitale nella quale viviamo e in cui la virtualità sembra sempre più prendere piede, si potrebbe essere indotti a pensare che, siccome utilizzare una tastiera per scrivere è già in molti casi più usuale che affidarsi a una penna, l’analisi della scrittura per risalire all’autore di uno scritto sia una pratica superata, o perlomeno marginale.
Non è affatto così. È vero che la grafologia è una scienza che serve a esaminare scritti e documenti e ad attribuirli attraverso delle comparazioni con la grafia di un soggetto. Analisi di questo genere, che vengono disposte dal magistrato, sono molto impiegate non solo nell’ambito penale ma anche in quello civile (per esempio per smascherare falsi testamenti, in casi di raggiri, eccetera). Le analisi di cui si fa carico la grafologia, però, riguardano non solo testi scritti a mano, ma vengono utilizzate anche per valutare documenti stampati. Dato che la scrittura è il risultato di varie condizioni psichiche e neuromuscolari che possono essere associate a determinate patologie, infatti, la sua analisi può consentire anche di individuare lo stato psicofisico di chi ha scritto, non solo di determinare se uno scritto è autentico.

Stabilire che la persona che ha scritto qualcosa o che chi ci troviamo di fronte sia davvero chi dice di essere è di grande importanza. L’apporto di questa scienza, per esempio, è fondamentale anche per l’ambito della sicurezza, poiché può contribuire a individuare documenti d’identità e passaporti falsi. Proprio una tragica violazione della sicurezza come gli atti terroristici dell’11 settembre 2001 hanno indotto la maggior parte dei Paesi del mondo a realizzare documenti di identità elettronici contenenti le caratteristiche biometriche del proprietario, elemento che li rende molto più difficili da falsificare.

Come considerare quindi l’analisi grafica? È una disciplina di polizia scientifica che si inquadra nel vasto campo delle indagini di polizia ed è finalizzata a esprimere un giudizio di identità su un soggetto scrivente. Come per gli altri strumenti fondamentali nel portare a termine con successo le indagini, è assolutamente fondamentale che chi si occupa di sottoporre a giudizio prove di natura testuale abbia acquisito le necessarie competenze. Non ci si può improvvisare, anche perché le valutazioni in sede di analisi grafica costituiscono un tassello in un quadro più ampio, in cui entrano in gioco altri fattori.

Dove non si dispone di documenti originali per fare una comparazione di natura grafologica, un accertamento di questa natura può consentire co­munque di arrivare a dei punti fermi. La possibilità di individuare il tipo di strumento che è stato utilizzato per scrivere, per esempio, fornisce elementi utili per rendere più delimitato il perimetro in cui cercare riscontri per l’identificazione.
Attraverso la grafologia si può effettuare un’analisi della personalità grafica del soggetto, arrivando ad accertare se quella scrittura gli può essere attribuita. Questo perché la scrittura di ognuno di noi presenta elementi di unicità, proprio come il nostro carattere.

Articolo a cura di Biagio Fabrizio Carillo