L’emergenza sanitaria ha tolto a tutti noi un bel po’ di certezze, ma non quella di poter contare sulle “penne nere”. Nonostante le restrizioni e le limitazioni a cui si è dovuto sottostare, i tanti alpini appartenenti alle sezioni della Granda si sono prodigati per essere di aiuto nei momenti più complicati, come è nella loro natura, e ancora lo stanno facendo, dando supporto presso i centri vaccinali.
Le difficoltà certo non mancano e spesso proseguire l’attività è possibile solo a fronte di un impegno considerevole da parte di chi più di tutti sente forte il richiamo dello spirito alpino.
Ne è un esempio Luciano Viberti, imprenditore con il cuore alpino che in gioventù ha servito lo Stato presso la caserma “Mario Fiore” di Borgo San Dalmazzo, il quale è alla guida del gruppo “Giuseppe Alessandria” di Diano d’Alba, facente parte della sezione alpini di Cuneo.
A ottobre è scaduto il mandato del direttivo da lui guidato e nell’impossibilità di un ricambio, il dianese ha accettato di buon grado, insieme ai colleghi, di portare avanti il proprio incarico per altri tre anni.
«Il nostro gruppo risale almeno al 1930» spiega Viberti, che aggiunge: «fino a un paio di anni fa non avevamo nessun elemento per datarci, poi un mio amico mi ha mandato alcune fotocopie di un libro ricevuto in eredità in cui si diceva che in quell’anno erano 60 i soci, con capogruppo Maggiorino Farinetti. Ora siamo in 113, 82 soci e 31 aggregati, ma in realtà le persone che collaborano attivamente sono molte meno, un po’ come avviene dappertutto. L’età media dei componenti del nostro gruppo si sta alzando e non ci sono ricambi da parte delle nuove generazioni, in particolar modo da quando è stato abolito il servizio di leva. I più giovani sono poco quasi cinquantenni e spesso hanno incombenze lavorative e familiari che non permettono loro di dedicare molto tempo alle attività del gruppo, mentre gli ottantenni, a cui ogni Natale recapitiamo un pacco dono, sono più di venti».
Fondamentale avere un posto per ritrovarsi. A tal riguardo, il capogruppo spiega: «Grazie all’Amministrazione Comunale di Diano d’Alba abbiamo la fortuna di poter usufruire di una sede a costo zero, che provvediamo a non lasciare mai senza qualcosa da bere o da sgranocchiare. Tale sede è aperta due sere alla settimana, anche per permettere ai più anziani di avere un luogo di condivisione, in cui trascorrere un paio di ore in compagnia».
Favorire occasioni d’incontro per i propri soci non è l’unico servizio che il gruppo rende alla comunità.
«Per Carnevale lasceremo un piccolo dono a tutti i ragazzi delle scuole primarie e dell’infanzia di Ricca, Diano e Valle Talloria», aggiunge Viberti. «In totale sono 393 pacchi che ci occuperemo di preparare nei prossimi giorni e che poi provvederemo a far arrivare agli insegnanti. Con rammarico, invece, abbiamo appreso che la gara di sci di fondo a Bagni di Vinadio organizzata con la sezione di Cuneo per inizio febbraio è stata annullata all’ultimo, a causa dell’andamento dei contagi, vanificando mesi di lavoro».