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Al via la posa della nuova illuminazione pubblica nelle frazioni di Mondovì (FOTO)

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Nuova luce per le frazioni di Mondovì. Oggi, in via Pignolli – frazione di Gratteria – hanno preso il via i lavori di scavo e posa dei blocchi di fondazione dove verranno installati i nuovi corpi illuminanti. Altri scavi sono stati effettuati in strada Gavazza Picchi, in via Pertà, in strada dei Manelli e strada Magnini. Al termine degli interventi tutte le frazioni di Mondovì (da Carassone a Rifreddo a San Giovanni dei Govoni…) potranno vantare nuovi impianti di illuminazione pubblica moderni, sostenibili, efficienti.

Il progetto, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale per rispondere alle esigenze della popolazione, è portato avanti da Ardea (Gruppo Egea) che gestirà per i prossimi 21 anni (tale la durata della concessione) gli impianti di illuminazione pubblica di proprietà del Comune.

Tre gli obiettivi perseguiti: portare il servizio di illuminazione pubblica laddove carente o totalmente assente; efficientare gli impianti attuali portando alla Città e ai cittadini un importante risparmio anche in termini economici, grazie all’impiego di nuove tecnologie a basso consumo energetico; mettere a norma gli impianti esistenti e sottoposti all’usura del tempo.

Nelle aree frazionarie sono stati individuati 31 ampliamenti che comporteranno la fornitura e la posa ex novo di circa 113 nuovi punti luce a Led e, alcuni, anche fotovoltaici. Parallelamente ai lavori nelle frazioni, eseguiti dalla ditta Grb che ha sede a Mondovì, proseguono speditamente anche gli interventi di sostituzione delle lampade in diverse zone del centro città (Piazza) e dell’area industriale quali: via Nino Carboneri, via Delle Langhe, Torino, via Cuneo e corso Inghilterra, via Sant’Anna e in corso Stati Uniti. Lavori già fatti in via San Rocchetto, via Ermena e via Santa Croce. Sono 700 quelle sinora rimpiazzate (circa il 20-25% del patrimonio totale).

Eseguiti interventi importanti anche su impianti e linee elettriche e quasi 200 interventi di manutenzione, dei quali almeno un centinaio su chiamata. La manutenzione dunque, va di pari passo con la sostituzione delle lampade. Portati a termine, infine, circa 3 chilometri di scavi. Stante la buona tenuta delle condizioni meteo, Mondovì potrà contare su un impianto di illuminazione totalmente rinnovato entro la fine dell’anno.

«Il completo rinnovamento del sistema di illuminazione è un progetto ambizioso sul quale l’Amministrazione ha lavorato con impegno. Sono particolarmente orgoglioso che finalmente le frazioni ricevano considerazione rispetto a una tematica molto sentita, che attiene alla sicurezza – dichiarano il sindaco, Paolo Adriano, e il consigliere delegato alle frazioni Giuseppe Aimo – Il nuovo sistema di illuminazione pubblica ci consentirà di risparmiare sulla bolletta, avere impianti moderni a basso impatto ambientale e di fruire di un efficiente sistema di intervento e manutenzione».

Il progetto, i tempi, i costi
Il progetto di riqualificazione dell’illuminazione pubblica di Mondovì porterà alla messa a norma ed efficientamento energetico dei 4.600 punti luce presenti sul territorio.
La gestione (dal 1° novembre 2021) è affidata ad Ardea (Gruppo Egea): a fronte di un investimento di 3,3 milioni di euro la società dovrà garantire la conduzione, manutenzione ordinaria e straordinaria, la reperibilità e il pronto intervento.

Nei prossimi mesi saranno posate 4.000 nuove lampade a Led, realizzati 31 ampliamenti nelle frazioni (113 nuovi lampioni), sostituiti (o posati) i quadri elettrici oltre a circa 180 pali e 6 chilometri di linee elettriche. Si stima, una volta terminate le opere, che il risparmio in termini di energia elettrica sarà di circa il 65%, equivalente a 253,6 Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio) risparmiate ogni anno, pari alla riduzione di 806,5 tonnellate di Co2 emesse in atmosfera.

Nell’arco dell’intera concessione (21 anni) l’intervento permetterà di evitare il consumo di circa 5.177,8 Tonnellate equivalenti di petrolio e, dunque, di impedire l’immissione in atmosfera di 16.532,7 Tonnellate di anidride carbonica.

c.s.