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«Il Distretto del Cibo per lanciare il Roero»

Roberto Cerrato fa il punto: «La Regione ci sostiene, aspettiamo novità per l’ampliamento della zona Unesco»

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Nel percorso di crescita del Roero è alle porte un nuo­vo, fondamentale passaggio. Si tratta della creazione del Distretto del Cibo. L’idea ovviamente è di valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari del territorio favorendo la filiera produttiva oltre all’offerta culturale e turistica. Una base su cui fondare le ambizioni di un territorio che è microcosmo, ricco di prodotti agroalimentari di qualità, nell’arco di tutto l’anno.
Roberto Cerrato, direttore dell’Associazione Valoriz­zazio­ne Roero, spiega le tappe che hanno portato a questa importante opportunità: «Dal 2017 i Comuni del Roero hanno assunto una volontà comune: guardare al futuro in maniera coordinata, partendo dalla costituzione dell’Asso­cia­zione. E in questo sodalizio si sono aggiunte tante altre realtà territoriali, andando a formare un gruppo importante di proposte, attività, scambi di comunicazione, eventi e progetti».
C’è un altro obiettivo che può contribuire alla crescita del progetto. Lo spiega bene Cerrato: «A distanza di circa cinque anni, questa volontà, unitamente agli obiettivi iniziali di coordinare e valorizzare le attività promozionali del Roero, ha consentito di lavorare per l’ambizioso traguardo che non è più molto lontano: cioè quello di acquisire una zona “Buffer” del sito Unesco dei Paesaggi Viti­vi­nicoli di Langhe, Roero e Monferrato, che comprende un’area vasta del Roero del vino». La decisione dovrebbe essere imminente e se, come si crede, sarà positiva, tutto il territorio sarà maggiormente coin­volto e, quindi, consapevole. In questo senso, l’attenzione per le risorse legate al mondo del food appare come un altro tassello di un ideale progetto ambizioso e, al tempo stesso, alla portata del Roero. «Oggi si affaccia una nuova opportunità molto utile al contesto delle aziende per la produzione di prodotti agro-alimentari della biodiversità roerina con il progetto del Distretto del Cibo del Roero», sintetizza il direttore Cerrato. Che aggiunge: «Abbiamo iniziato, dopo la bella partecipata riunione che si è tenuta nel comune di Monticello d’Alba a inizio anno, a dare vita a questo progetto presentando a tutti le varie fasi dell’attività prevista: l’Associazione Valo­rizzazione Roero mi ha indicato come referente responsabile del progetto e abbiamo creato un ristretto e molto operativo comitato formato dal presidente dell’Associazione Valo­riz­za­zione Roero, Giacomo Ba­dellino, dal vicepresidente, l’architetto Valerio Rosa, da Eu­rosia Lanzetti e da Giulia Pelassa come componenti della segreteria operativa, dal presidente dell’Associazione Sin­daci del Roero, Silvio Artu­sio Comba, per supportare e creare un’interazione con lo Studio Vassallo che ci aiuterà in questo percorso. Abbiamo an­che riscontrato dagli uffici competenti della Regione Pie­monte un positivo segnale di invito a lavorare sin da subito perché le caratteristiche stesse dell’ente promotore (l’Asso­cia­zione Va­lorizzazione Roero) sono coerenti e rappresentative del territorio». Una conferma diretta è arrivata dall’assessore regionale all’Agricoltura Mar­co Protopapa che ha garantito la massima collaborazione anche degli uffici regionali. E in prima fila, aggiunge Cerrato, c’è pure il se­natore Marco Perosino «pron­to a sostenere le nostre istanze».
Ora c’è da sfruttare l’onda lunga dell’entusiasmo. Anche se, in fondo, siamo ancora in una fase iniziale e sono previsti altri momenti di crescita dopo i primi passaggi obbligati. Seguiranno quindi altri salti di qualità e probabilmente avranno un effetto positivo anche per nuove iniziative.
«Siamo fiduciosi e invitiamo tutti i Comuni a partecipare al progetto, nell’interesse esclusivo delle realtà artigianali, agricole, del commercio legate al food e al vino, affinché si possa giungere nei tempi giusti a questo risultato», conclude Roberto Cerrato.