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“Pillole di movimento” anche in Granda

Mariella Marengo del Comitato Uisp Bra-Cuneo illustra l’iniziativa volta a combattere la sedentarietà

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Una medicina pensata non per guarire, ma per non ammalarsi. Que­sto è “Pillole di movimento”, lodevole iniziativa a livello nazionale della quale IDEA ha parlato con Mariella Ma­rengo, vice-presidente del Co­mitato Ter­ritoriale Bra-Cuneo della Uisp, la quale ha seguito il progetto insieme a Beatrice Badellino.

Mariella, ci spiega come siete arrivati a prendere parte al progetto “Pillole di movimento” e che aspettative avete a riguardo?
«È un progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per lo sport nell’ambito del bando Eps 2020 a cui abbiamo voluto fortemente aderire dopo il successo ottenuto a Bologna. Questo sarà un anno di transizione, ci accontentiamo di partire e di fare in modo che scatti la scintilla riguardo l’avviamento allo sport. Bo­logna ha impiegato 4-5 anni per strutturare bene l’iniziativa. Le farmacie e le parafarmacie che abbiamo coinvolto hanno risposto con entusiasmo, questo va detto. Era ne­cessario lanciare un forte segnale a favore dello sport e credo che questo progetto calzi a pennello. Il Comune di Bra, nella persona dell’assessore allo Sport Da­niele De­ma­ria, è altrettanto entusiasta. Il Comune ha fatto molto per l’attività sportiva giovanile, noi con questa iniziativa pensiamo agli “over 18”. I Co­muni patrocinanti sono 18, quindi andremo a coprire una zona molto ampia».

Il progetto è pensato per dare benefici alle persone, ma anche allo sport stesso…
«Promuovere sani e corretti stili di vita diventa importante anche per superare gli effetti della pandemia, ma in questo particolare momento storico “Pillole di movimento” diventa anche la speranza che lo sport sociale ritrovi linfa. Ormai è ampiamente dimostrato come l’attività fisica sia fondamentale in termine di aspettativa e di qualità di vita. Le evidenze scientifiche a riguardo sono tante. L’attività fisica è un farmaco, noi la prescriviamo normalmente. Ma è sulla prevenzione che si gioca la partita più importante».

“Pillole di movimento” è la prima iniziativa del 2022, che arriva dopo un anno anormale per tutti. Che bilancio fa del vostro 2021?
«Si è chiuso un anno in cui nulla è stato portato a termine. Ragionando sulla stagione 2020/2021, avevamo fermato tantissimi campionati, con il conseguente problema del riconoscimento delle quo­te d’iscrizione. Tutti e dico tutti, hanno reagito con responsabilità, dimostrando che c’è voglia di ritornare a fare sport come prima. Le associazioni più lungimiranti, anche nei mesi più freddi, hanno portato avanti gli allenamenti all’aperto. La batosta è stata per le piscine, soprattutto a causa del rincaro delle bollette per l’energia elettrica e il gas. Piscine e impianti sportivi sono in ginocchio. (Dome­ni­ca 6 febbraio c’è stata una giornata di chiusura in segno di protesta ndr). Una piscina media, al mese, consuma 30mila euro tra luce e gas, senza contare l’acqua. I Comuni ci hanno dato e ci continuano a dare una mano enorme, nei limiti del possibile, ovviamente. Neanche a pieno regime si potrebbero sostenere dei costi simili. Però la voglia di sport c’è e ciò mi e ci rincuora. Lo sport è l’unica via sana per ritrovare benessere e socialità».

Che cosa aspettarsi dal 2022?
«Mi aspetto che la gente risponda in massa per fare sport, e che l’attività di base sia tenuta sempre più in considerazione da parte delle istituzioni, soprattutto a livello regionale e nazionale. Auspi­co che qualcosa si muoverà da parte del Ministero, con in­terventi mirati. Lo sport di base deve essere riconosciuto come attività volta al benessere. I bambini ritorneranno, e in questo stiamo lavorando mol­to con le scuole. Arri­viamo da quasi due anni di pandemia che hanno stravolto il mondo, figuriamoci il nostro Co­m­i­ta­to. Cre­do che le società funzioneranno bene, in attesa della riforma dello sport. Anche un ban­do per abbassare il costo delle bollette, potrebbe essere davvero un aiuto concreto».

Il Comitato Bra-Cuneo che territorio rappresenta oggi?

«Il nostro territorio è in fermento, vivace. Abbiamo tanti impianti, molti dei quali davvero belli, i Comuni ci sono sempre accanto e ne approfitto per ringraziare personalmente i sindaci. Loro ci danno l’energia di continuare e di trovare nuove idee».