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Latte, Coldiretti Cuneo: prime denunce pronte contro le pratiche sleali

Violato l’obbligo di riconoscimento dei costi di produzione, occorre dare stabilità alla zootecnia da latte

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“Coldiretti è pronta a presentare le prime denunce per pratiche sleali a tutela del lavoro degli allevatori di fronte alle speculazioni sul prezzo del latte che colpiscono produttori e consumatori”. È quanto dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo, nell’annunciare l’avvio della task force dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legislativo di attuazione della Direttiva UE che vieta le pratiche sleali nei rapporti commerciali della filiera agroalimentare.

“Non si può aspettare oltre – sottolinea Moncalvo – per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla che costringe i nostri allevatori a lavorare sottocosto per l’esplosione dei costi energetici e dell’alimentazione con il mais che registra +50%, la soia +80% e le farine di soia +35% rispetto allo scorso”.

“È necessario dare stabilità alla zootecnia da latte – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – che nella nostra Provincia ha una grandissima rilevanza a livello non solo economico ma anche sociale ed ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate”.

Coldiretti sta raccogliendo gli elementi sul territorio per le denunce, con particolare riferimento alla violazione legata al mancato riconoscimento dei costi di produzione, prevista del Decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto da Coldiretti stessa.