La stagione delle gare di regolarità a media si è appena conclusa ed il neo campione italiano Carlo Merenda, originario di Saluzzo, riparte con la più prestigiosa ed affascinante corsa internazionale, il XXIV Rally di Montecarlo historique, che quest’anno si è disputato regolarmente dopo lo stop dello scorso anno.
Circa 300 le auto iscritte con partenza da tre città diverse Reims in Francia, Bad Homburg in Germania e Milano in Italia; quest’ultima località ha visto ben 120 equipaggi presenti, giunti da Grecia Spagna, Svizzera e Francia meridionale, oltre che dal nostro Paese. Carlo Merenda, che quest’anno ha navigato Maurizio Aiolfi su Lancia Beta coupé 1800, era a Milano per affrontare questa avvincente avventura, dopo aver preparato minuziosamente la gara con ben 17 prove a media lunga circa 3.000 km.
Partenza della prima tappa giovedì 27 gennaio alle 18.00 da corso Venezia per giungere a Saint André les Alpes, dove si sono riuniti tutti gli equipaggi prima di arrivare a Montecarlo venerdì 28 gennaio alle 14.15. Partenza della prima tappa sabato 30 gennaio alle 6.00 direzione Valence e svolgimento delle prime quattro prove, al termine delle quali l’equipaggio italiano era primo assoluto.
Domenica 31 gennaio ancora quattro prove nei dipartimenti Ardéche e Haute Loire, con l’equipaggio italiano sempre in testa alla classifica. Nella giornata di lunedì 1° febbraio ancora quattro prove di cui una, quella de l’Echarasson, la più temuta per le condizioni delle strade fortemente innevate, viene annullata in quanto solo tre auto sono riuscite a terminarla (le altre sono rimaste bloccate nella neve). Di questi tre equipaggi uno era quello di Aiofi Merenda, che hanno mantenuto la testa alla classifica assoluta anche nella giornata di lunedì.
Martedì 2 febbraio la prova 13 vede l’equipaggio italiano perdere sei posizioni a causa della scelta errata delle gomme; tratti in inganno da notizie fornite dai “ricognitori” che segnalavano solo alcuni tratti di verglas, si sono trovati invece una strada completamente ghiacciata, compromettendo così la gara. Nonostante questo inconveniente sono riusciti a gestire il distacco e recuperare qualche posizione risalendo al quarto posto assoluto ad un nulla dal terzo (appena dieci penalità) e non è stata sufficiente la vittoria della prova notturna del Turini per entrare nei primi tre posti.
Risultato che lascia l’amaro in bocca, visto come si era sviluppata la gara, ma soddisfazione per aver comunque colto un traguardo prestigioso in una gara imprevedibile sino all’ultimo km, con la consolazione di aver conquistato il terzo posto di classe.
c.s.