aumento incontrollato dei costi sulle spalle delle aziende agricole sta mettendo da mesi a dura prova la filiera lattiero-casearia. Oltre a diventare strutturale, il problema non è solamente economico, ma anche sociale: la chiusura di una stalla si ripercuote inevitabilmente su tutta la filiera. Bene l’avvio del Tavolo del latte nei mesi scorsi, ma urge una convocazione immediata per questa nuova emergenza, dato che il precedente e faticoso accordo raggiunto sul prezzo del latte a 41 cent/l non ha ancora trovato piena applicazione, ma risulta già superato dallo studio di Ismea che stima un costo medio di produzione di 46 cent/l. Presenteremo un’interrogazione in commissione Agricoltura.
Lo dichiara il deputato della Lega e sindaco di Genola, Flavio Gastaldi.
“Sull’intesa raggiunta al Tavolo, occorre inoltre eseguire un monitoraggio su ogni impresa di trasformazione – sottolinea l’esponente della Lega – per verificare il rispetto degli impegni assunti. E’ necessario anche assicurare, tramite l’autorità preposta (Icqrf), l’applicazione della recente normativa sulle pratiche sleali con particolare riferimento alla clausola in cui si prevede che ‘non possono essere imposte condizioni contrattuali eccessivamente gravose per il venditore, compresa quella di vendere prodotti agricoli e alimentari a prezzi al di sotto dei costi di produzione’. Per gli allevatori, che ad oggi non hanno il potere di scaricare i loro costi su grandi imprese di trasformazione e Gdo, è il momento di interrogarsi sul modo migliore di colmare il gap di potere contrattuale nei confronti degli altri attori della filiera che hanno dimostrato, ancora una volta, di essere dominanti”.
c.s.