Stefano Allasia (Lega) è stato eletto nuovamente presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, ottenendo così la conferma da parte dell’aula per l’intera legislatura.
«L’impegno principale per questa seconda parte di mandato, sarà quello di lavorare per un rinnovo sia dello Statuto regionale sia del Regolamento consiliare», ha dichiarato Allasia.
Vicepresidenti del Consiglio sono stati eletti Franco Graglia (Fi) e Daniele Valle (Pd). Consiglieri segretari, infine, Gianluca Gavazza (Lega), Ivano Martinetti (M5s) e Michele Mosca (Lega).
«La nuova legge elettorale», ha spiegato Allasia, «non solo è un adempimento necessario in ossequio alle norme nazionali, ma anche una necessità pratica per rendere ancora più effettivo il voto dei piemontesi. Quanto al regolamento, dobbiamo adeguare il nostro Consiglio Regionale a “regole del gioco” più efficaci, come hanno fatto altre assemblee nel resto del Paese».
Prima del voto, si è registrata la richiesta di sospensione da parte di Fratelli d’Italia. Paolo Bongioanni ha dichiarato che questo è «l’unico caso in Italia in cui un partito di Governo viene escluso per tutto il quinquennato dall’Ufficio di Presidenza».
Queste sono le parole del vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Graglia, che ha raccolto 29 voti di preferenza nella votazione avvenuta a Palazzo Lascaris: «Vorrei ringraziare tutti i colleghi per avermi riconfermato a vicepresidente del Consiglio Regionale piemontese, insieme ai miei compagni di viaggio dell’Ufficio di Presidenza. Un grazie particolare va al presidente della Regione Alberto Cirio, al mio gruppo consiliare, al mio partito e a tutti coloro che mi hanno votato. Continuerò con umiltà a esercitare il mio ruolo di collegamento tra il Consiglio Regionale e le tante realtà associative e i piccoli comuni che animano il nostro Piemonte. Sono stati due anni e mezzo difficili; la pandemia ha reso complicato coltivare i rapporti, eppure credo che come Ufficio di Presidenza abbiamo continuato a lavorare per avvicinare i cittadini alle istituzioni, in particolare i più giovani e i più deboli e fragili. In una società che soffre la perdita di punti di riferimento e di fiducia verso le istituzioni abbiamo applicato la politica delle porte aperte: chiunque ha potuto interloquire con noi, sentendo la vicinanza dell’ente. Proseguirò con questo spirito di servizio il mio ruolo, mettendomi costantemente a disposizione di tutto il Consiglio e di tutti i piemontesi».
Hanno aggiunto, in una nota, il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola e la vicecapogruppo azzurra Alessandra Biletta: «Esprimo la mia personale soddisfazione e quella di tutto il nostro gruppo consiliare per la riconferma dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale e, in particolare, per la rielezione del nostro consigliere Franco Graglia quale vicepresidente. Sono stati premiati il senso delle istituzioni, la vivacità e il fermento di iniziative promosse nonostante l’emergenza, l’attenzione verso tutti gli enti e le associazioni, in particolare quelli più piccoli e spesso dimenticati e, infine, lo spirito di servizio garantito a tutti i piemontesi. Ora il Piemonte vede rigarantita la piena agibilità istituzionale rallentata da troppe discussioni ed eccessivi personalismi».
Questo, invece, il commento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Ivano Martinetti: «Sono stato eletto consigliere segretario nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte. Una grande soddisfazione, sarà un onore lavorare per il territorio e i cittadini in questo organo così importante e prestigioso. Il primo ringraziamento va senza dubbio ai colleghi del gruppo del Movimento 5 Stelle Piemonte Sean Sacco e Sarah Disabato, che hanno subito creduto in me, ai consiglieri regionali che hanno scelto di sostenermi e a chi mi ha preceduto in Ufficio di Presidenza per il lavoro svolto. Sarà un impegno importante, una nuova avventura, che intendo affrontare con entusiasmo e concretezza».
Il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle ha evidenziato: «Auguriamo buon lavoro a Martinetti. Siamo certi saprà portare le istanze dei cittadini e del territorio anche in questo importante organo regionale. Il voto per il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza ha messo in luce la spaccatura presente in maggioranza. Nessun motivo ideale alla base della contesa, ma solo una guerra di posizionamento e di poltrone».