C’è aria di ripresa. Anche per gli industriali cuneesi si può tornare a un moderato ottimismo in vista dei prossimi mesi in cui, si spera, sarà sempre più marcata la fine del periodo peggiore dell’emergenza sanitaria.
A confermare queste sensazioni ci ha pensato anche Confindustria con la consueta indagine congiunturale del primo semestre 2021 che ha evidenziato come le previsioni ottimistiche di ripresa da parte degli operatori cuneesi siano più diffuse rispetto a quelle di chi si aspetta un calo di produzione. Come ha sottolineato lo stesso presidente Mauro Gola, tra le altre annotazioni positive, «l’utilizzo della cassa integrazione è ormai il più basso da anni e nella manifattura un quarto delle imprese prevede di continuare a crescere».
In questo contesto assume maggiore rilevanza la missione organizzata da Confindustria Cuneo che nella scorsa settimana ha portato gli imprenditori della Granda all’Esposizione universale di Dubai. È stata prima di tutto l’occasione per molti di tornare a viaggiare dopo i lunghi mesi delle chiusure e delle limitazioni. Expo 2020 Dubai (rinviata di un anno e inaugurata lo scorso ottobre) si ispira al tema di “Connettere le menti-Creare il futuro” e rappresenta un propulsore per l’economia mondiale, con ottime possibilità ovviamente anche per gli imprenditori cuneesi. «Con la loro presenza, le nostre aziende hanno dimostrato di aver compreso le opportunità che si possono aprire in questa ripresa», ha commentato il direttore generale di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio. Dodici le aziende che hanno preso parte alla “missione”.
Si tratta di Beccaria, Asf, Castim 2000, Costrade, Delizie Bakery, Eliotec, Fts, Idrocentro, La Manta Foods, Marcopolo Engineering, Paneco Ambiente e Silvateam.
La visita è ovviamente partita dal padiglione Italia dell’Esposizione universale di Dubai, progettato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria, all’insegna del tema “La bellezza unisce le persone”.
La comitiva ha partecipato anche alla ventisettesima edizione di “Gulfood”, il più grande salone del Medio Oriente dedicato ai “megatrend” dell’industria alimentare e alle bevande, ospitato al Dubai World Trade Center. Oltre all’incontro con Nicola Lener, ambasciatore italiano negli Stati Uniti, un’altra tappa è stata quella con la Camera Commercio Italiana negli Eau, seguita dalla giornata dedicata a “Esportare la Dolce Vita”, titolo dell’incontro organizzato da Confindustria e svolto intorno al tema sempre vitale dell’export dei prodotti made di Italy.
Expo 2020 si concluderà il 31 marzo, dopo 172 giorni e il coinvolgimento di start-up innovative, Pmi, spin-off di università e politecnici per 64 padiglioni da visitare.
La missione del 2023 potrebbe portare gli imprenditori in Sud America, la scelta è per il momento sospesa tra Brasile o Argentina. In quella zona si concentrano molti interessi tanto che Confindustria nazionale potrebbe aprire una propria sede di rappresentanza, la prima fuori Europa, in un contesto decisamente strategico per le esportazioni.
Tornando a Dubai, qui invece c’è ancora tutto da fare, anche se il made in Cuneo in questa parte del mondo vale già una cifra stimata intorno ai 28 milioni di euro all’anno. I settori che promettono uno sviluppo più consistente nell’immediato sono quelli dei macchinari, del tessile e abbigliamento, arredamento, gioielli e agroalimentare. Ma anche salute, ambiente, energie alternative e intelligenza artificiale conosceranno un fisiologico sviluppo nei mesi e negli anni a venire. Intanto, nei primi nove mesi del 2021 l’export dalla Granda verso gli Emirati è stato caratterizzato soprattutto da prodotti alimentari e bevande (per una quota dello 0,9% sul totale delle esportazioni in quel paese), seguiti da prodotti tessili e di abbigliamento (0,6%). La variazione rispetto al 2019 registra un incremento generale delle esportazioni dal Cuneese verso gli Eau pari allo 0,5% mentre c’è stato un aumento significativo verso gli Stati Uniti (37,2%) e l’India (16,3%).
Se si considera che il tessuto imprenditoriale italiano è costituito al 90% da Pmi e che però la maggior parte di esse non conosce le potenzialità del mercato arabo e in medio Oriente, il viaggio di Confindustria Cuneo è stato un primo atto concreto di condivisione che può portare a ulteriori passi avanti, a pochi mesi dalla ripresa degli eventi in presenza.
Dubai è un luogo in espansione continua, caratterizzato da mille progetti che prendono vita a velocità impressionante. Tra un anno sarà pronta, per fare un esempio, la Ciel Tower, struttura che soppianterà l’hotel Gevora aperto nella metropoli di Dubai appena pochi anni fa.
Si tratterà del nuovo albergo più alto del mondo, con i suoi 360,4 metri di altezza.
Un esempio per raccontare la grande espansione di un territorio a cui nulla è precluso dal punto di vista economico e che quindi può rappresentare la sede ideale per la realizzazione di progetti ambiziosi. Le ricadute, come detto, possono essere molto interessanti.
L’importante, per ora, è stato riprendere i contatti con quella realtà dopo l’interruzione dettata dalla pandemia.