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La Busca del 2030 comincia da oggi: sarà smart la città del futuro

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Vetrine digitali, app dedicata alla città, web-cam panoramiche, panchine e isole digitali: sarà così la Busca del 2030, smart. E dovrà essere, soprattutto, sostenibile, sicura e sempre più accogliente. Soltanto decidendo ora dove vogliamo andare, ragionando  su  un progetto di medio termine, di una decina d’anni, possiamo lavorare fin subito, tutti insieme, nella prospettiva che ci possa dare le maggiori garanzie per rendere Busca attrattiva per le imprese, per i residenti  e per i turisti. Già oggi abbiamo nelle mani  alcuni progetti concreti per avviarci in questa direzione.

Questo è stato il concetto espresso dal sindaco, Marco Gallo, e dall’assessore ai Rapporti con i settori produttivi,  Diego Bressi, nell’incontro dal titolo “Busca 2030, una città che cambia”, promosso dal Distretto Urbano del Commercio di Busca.

Si è trattato di un confronto partecipato e costruttivo  sulla nuova pianificazione urbanistica della città e sulle inziative di sviluppo commerciale e turistico. Si sono susseguiti gli interventi degli architetti Andrea Marino e Mauro Bertero dello studio Territorio Tautemi e di Alberto Mandrile di Tecnoworld. Marco Manfrinato, direttore di Confcommercio Cuneo e manager del Duc Busca, insieme con il sindaco e l’assessore, ha risposto alle domande e alle sollecitazioni  del pubblico, composto da rappresentanti del mondo delle imprese  e dell’associazionismo. Presenti gli assessori Lucia Rosso, Beatrice Aimar, Ezio Donadio e le consigliere comunali Beatrice Sartore e Chiara Giusiano, il comandante della Polizia locale Gianluca Acchiardi e il funzionario dell’Ufficio tecnico Bruno Tallone.

Le prime concrete realizzazioni del Duc Busca, che ha potuto impegnare un primo stanziamento da parte della Regione di 50 mila euro vincolato a investimenti in beni materiali, vanno al progetto di arredo urbano, realizzato dallo studio Tautemi, che consiste nella sistemazione di nuove panchine circolati e fioriere per rendere più accogliente, verde e adatta alla socialità la centralissima piazza della Rossa. L’altra proposta avanzata è di allargare il marciapiede nella parte più vicina a piazza Savoia e creare un percorso più sicuro per i pedoni, arricchendolo con panchine e fioriere.  La conseguente necessaria perdita di sei posti auto sarebbe compensata ampiamente dalla maggiore fruibilità e vivibilità degli spazi.

Molto giusta, in proposito, e accolta volentieri dal sindaco, la proposta giunta dal pubblico di rendere maggiormente visibile e attrattivo il parcheggio in piazza Giovanni Paolo II: “Ripresenteremo, inoltre, – ha detto il sindaco –  il nostro progetto di ascensore, sperando di convincere la Sovrintendenza a lasciarcelo costruire all’esterno e non interrato con costi proibitivi, come richiesto a suo tempo”. Per  contrastare la desertificazione commerciale del centro (i negozi e gli esercizi chiudono per non riaprire), un problema comune a tutto il mondo occidentale, il manager Manfrinato ha avanzato l’ipotesi che da futuri finanziamenti al Duc possano scaturire forme di incentivi come il Mip (mettersi in proprio) già attivato dalla Regione.

“Quello su cui i buschesi possono contare – hanno concluso il sindaco e l’assessore – è che continueremo, come abbiamo sempre fatto negli anni recenti con l’attivazione dei diversi piani di rigenerazione commerciale e urbana che si sono susseguiti, a essere dalla parte delle imprese e dei cittadini, sapendo che dovremo tutti cambiare le nostre abitudini, diventando più green, spostandoci a piedi o con le e-bike o con i monopattini, e più smart, incentivando la logistica integrata, le consegne personalizzate e la comunicazione circolare”.

c.s.