Una nuova struttura, moderna e preziosa. Che tra l’altro può essere alimentata principalmente da energia solare: un dettaglio di non poco conto in questi giorni di grandi rincari energetici e di bollette infuocate. La piscina di Mondovì è stata finalmente aperta al pubblico (nella foto, l’inaugurazione alla presenza dei vertici della Regione) e rappresenta una grande risorsa a disposizione dei cittadini.
Resta solo da decidere l’intitolazione. E un suggerimento sorge spontaneo: Piero Dardanello. «Come si può immaginare, sarebbe per me una notizia estremanente gradita. Parliamo di un’opera legata al mondo sportivo, sarebbe logico collegarla alla figura di un monregalese che ha fatto dello sport la sua vita e che in quell’ambito ha titoli come pochi altri, il mio grande fratello».
Piero Dardanello è l’indimenticato direttore di Tuttosport negli anni ruggenti del giornalismo sportivo. Inventò un modello che ha fatto storia, aprendo tra l’altro il quotidiano con redazione a Torino anche alle notizie di cronaca. Tutto grazie al suo straordinario fiuto per la notizia, alla sensibilità nell’individuare nuovi talenti, a una lungimiranza a tratti visionaria, nell’intuire l’importanza dell’immagine, dell’impaginazione e nell’anticipare le tendenze che avrebbero segnato i decenni successivi. Nei giorni scorsi al Circolo dei Lettori di Torino è stato presentato il libro “Il mondo di Piero”, promosso dall’Associazione Dardanello, edito da Bradipolibri a cura di Roberto Beccantini e Fabio Monti, per celebrare il ventennale della scomparsa del grande giornalista monregalese, come detto, direttore del quotidiano torinese Tuttosport negli anni dal 1982 al 1993.