«Non credo nella morte: agli amici dico sempre che è solo la fine del primo tempo. Il destino? Bisogna dargli retta, non cercare di mettersi di traverso». Parole quasi profetiche quelle di una delle ultime interviste concesse da Lucio Dalla poco prima che un infarto lo uccidesse mentre si trovava a Montreaux, in Svizzera, per una serie di concerti. È successo il 1° marzo, esattamente dieci anni fa. Il cantautore aveva 68 anni. Un anniversario che cade pochi giorni prima della sua data di nascita, il 4 marzo 1943, titolo di una sua celebre canzone. Canzone che Dalla interpretò nel 1971, dal palco di Sanremo, e segnò la svolta nella sua carriera. Il brano, “4 marzo 1943”, non vinse, ma la linea melodica della ballata e la tensione struggente del violino ebbero sul pubblico un impatto talmente forte, intenso, che il suo successo travolse ogni classifica nazionale.
«Un cantante popolare e appassionato le cui canzoni hanno catturato il tumulto politico del suo Paese», ha scritto il New York Times riferendosi al film “Per Lucio” di Pietro Marcello. E le celebrazioni proseguono. Martedì 1° marzo, Rai Radio3 racconterà il lascito musicale dell’artista bolognese dedicandogli l’intera colonna sonora del pomeriggio e presentando un concerto serale che ne rivisita i primi passi discografici e la ricca stagione di collaborazione con il poeta Roberto Roversi. Alle 14,30 “L’idealista” aprirà i giochi con una puntata dedicata a “I nomi di Dalla – 5 personaggi in cerca di una canzone”. I personaggi delle canzoni di Dalla, da “Il cucciolo Alfredo” a “Meri Luis”, da “Anna e Marco” a “Tania del Circo”, visti e raccontati come i protagonisti di meravigliosi video musicali. Alle 15 seguirà “Fahrenheit” che avrà come album del giorno “Lucio”, un lavoro del 2003 passato un po’ in sordina nella discografia di quegli anni e che Radio3 vuole rimettere sotto i riflettori proponendo una corposa selezione della sua tracklist.
Subito dopo, alle 18 l’implacabile meccanismo di “Sei gradi” andrà da Dalla a Dalla, con “Disperato erotico Stomp” e “Cosa sarà” che apriranno e chiuderanno la scaletta. Alle 19, Hollywood Party ricorderà Lucio Dalla ripercorrendo il suo lungo rapporto sentimentale e professionale con il cinema, ricordando le sue colonne sonore indimenticabili e attraverso la sua voce: era l’agosto del 2011 quando, ospite della trasmissione, il cantautore aveva ammesso di amare la settima arte quasi più della musica. Tant’è che qualcuno lo definì una specie di versione pop di Pier Paolo Pasolini.
Cinefilo e spettatore curioso, Lucio Dalla aveva frequentato il cinema anche come attore ne “I sovversivi” dei fratelli Taviani fino al Chisciotte di Mimmo Paladino: sarà quindi l’occasione per riascoltare alcuni estratti del suo intervento, del ricordo affettuoso che ne fece Paolo Taviani proprio il 1° marzo del 2012 e per notare come alcune sue canzoni fossero delle vere e proprie sceneggiature. La maratona dedicata a Lucio Dalla termina alle 22,30. “Lucio Dove Vai?/Si fa notte nel cielo” è un verso dell’ultima traccia di un album del 1970 (“Storie di casa mia”), che sembra anticipare profeticamente il vuoto lasciato dalla sua scomparsa nel 2012, le mille eredità non riscosse che la sua morte ha consegnato alla scena musicale italiana. “Lucio dove vai” è anche uno dei brani che farà parte di un progetto speciale in onda dal vivo dalla Sala M di via Asiago, con la cantante Costanza Alegiani che rivisiterà alcuni brani della prima stagione (“Anna Bellanna”, “La casa in riva al mare”, “Due ragazzi” e appunto la citata “Lucio dove vai”) e affronterà il vasto capitolo della produzione discografica legata alla collaborazione con il poeta Roberto Roversi. Un live che vedrà al fianco della Alegiani i due componenti fissi del suo trio, Marcello Alulli al sax e Riccardo Gola al contrabbasso, e un ospite speciale: Francesco Diodati e la sua chitarra.
Articolo a cura di Antonella Torra