«Siamo lieti che il Parlamento abbia approvato l’emendamento sul tema delle immissioni di specie ittiche in laghi e torrenti, un argomento di grande rilievo per tutte le valli alpine: la situazione che si sarebbe potuta creare altrimenti sarebbe stata di grande danno per le associazioni di pesca sportiva e gli appassionati che frequentano la Valle Varaita per questa attività, senza peraltro apportare alcun beneficio per gli ecosistemi fluviali».
Il presidente dell’Unione Montana Valle Varaita, Silvano Dovetta, interviene così sul tema dell’emendamento inserito nel decreto “Milleproroghe” approvato nei giorni scorsi in via definitiva dal Parlamento italiano e riguardante l’introduzione per il ripopolamento delle acque fluviali e lacustri di specie ittiche considerate alloctone.
Con questa importante decisione si evita che siano bloccate le immissioni di trote fario e iridee, ritenute non autoctone dal regolamento europeo anche se sono da tempo oggetto di ripopolamento nelle acque di numerose valli alpine del nostro territorio: si tratta di specie che si sono inserite negli ecosistemi fluviali e lacustri senza evidenziare caratteristiche di invasività, né eccessiva competizione con le specie indigene. L’eventuale adozione alla lettera del regolamento avrebbe potuto mettere in dubbio la riapertura stagionale delle riserve di pesca, risorsa imprescindibile per la resilienza e il rilancio delle aree interne di montagna.
Per il territorio della Valle Varaita si tratta di due importanti realtà site nei comuni di Sampeyre e Pontechianale, che hanno tra l’altro significative ricadute economiche per l’indotto turistico che generano ogni anno. Proprio in virtù della grande rilevanza che ha la pesca sportiva sul territorio, l’Unione Montana Valle Varaita ha sempre seguito in modo costante la vicenda, confrontandosi con i parlamentari piemontesi e i delegati regionali; nelle ultime settimane, infine, il presidente Dovetta ha portato la tematica in discussione al Consiglio della Provincia di Cuneo, nel quale siede.
Grazie all’emendamento, per i prossimi due anni si potrà derogare al regolamento europeo che vieta l’immissione di specie ittiche non autoctone “al fine di consentire un’adeguata politica di gestione delle specie ittiche alieutiche”, come si legge appunto nel testo di legge che è stato approvato. Questa approvazione arriva al termine di un lungo periodo di confronti e riflessioni sul tema, che ha visto coinvolte la Federazione Italiana Pesca Sportiva, le associazioni aderenti e le istituzioni locali, la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte, tutte concordi nel sostenere che si dovesse approfondire la situazione e intervenire per risolvere il caso.