Donne protagoniste: serata al Circolo ACLI di Carassone per l’8 marzo

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“Donne protagoniste” è il titolo della serata organizzata dalle Acli Provinciali di Cuneo, il Coordinamento Donne Acli Cuneo, Il Circolo Acli “Carassone” e l’Azione Cattolica di Carassone e di Mondovì, che si è svolta lunedì 7 marzo al “parrocchiano”, in occasione della festa della donna.

Adriana Abello, insegnante in pensione, presidente dell’associazione Acli “Raffaela Rinaudo” di Dronero, e Paola Comino, della Casa comunità Papa Giovanni XXIII di Mondovì, hanno condiviso la loro esperienza di impegno sociale e personale, scegliendo di raccontarsi con sobrietà e semplicità, ma allo stesso tempo con parole intense e profonde, che hanno coinvolto gli oltre 30 partecipanti, per la maggior parte donne.

A dare il benvenuto sono stati il presidente del Circolo Acli Carassone, Domenico Bertolino e la responsabile parrocchiale dell’Azione Cattolica di Carassone, Antonella Tomatis, che hanno poi ceduto la parola al vice parroco, don Andrea Rosso. Il sacerdote ha parlato del ruolo della donna e della prospettiva di “essere protagonista” nella Chiesa, partendo dalla Lettera Apostolica di Papa Giovanni Paolo II, “Mulieris Dignitatem”, ricordando, in particolare, quello che il Papa definì il “genio femminile”, fatto di intelligenza e sensibilità, e la dimensione sponsale e generativa della donna, che la accomuna alla Chiesa.

Adriana Abello ha parlato dell’associazione “Raffaela Rinaudo” (nata in ricordo di sua figlia, prematuramente scomparsa nel 2000, come sezione femminile della Croce Rossa di Dronero, poi affiliata alle Acli), che si occupa di bambini, anziani e famiglie in difficoltà, collaborando con altre associazioni del territorio. La Abello ha concluso con una toccante poesia da lei scritta, dedicata a tutte le donne e, in particolare, a quelle che stanno soffrendo a causa della guerra.

Di seguito, Paola Comino ha raccontato la sua esperienza di donna e madre di “casa famiglia” e ha parlato della vocazione della donna alla maternità non solo in senso strettamente fisico, ma come “portatrice di vita” in ogni condizione, nell’ambito di un’idea di “fecondità” e di femminilità, buona e sana, che fa emergere “il bello che c’è nelle donne”, che è un grande dono di Dio.

Ha concluso la serata il presidente diocesano dell’Azione Cattolica di Mondovì, Paolo Mazzucchi, presentando la figura di Armida Barelli (1882-1952), fondatrice della Gioventù femminile di Azione cattolica, cofondatrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che sarà beatificata a Milano nel mese di aprile.

A portare il saluto e il ringraziamento delle Acli provinciali di Cuneo sono state: la responsabile provinciale del coordinamento donne Acli Cuneo, Barbara Castellano, e la vice presidente provinciale, Mariangela Tallone.