Tempo di inaugurazioni e di sostanza d’armonia, a Montà, dopo i lavori di restauro dello storico organo monumentale nella chiesa parrocchiale di San Rocco. Si è trattato di un lavoro complesso: ma sapientemente condotto ad opera della Ditta Brondino Vegezzi-Bossi di Centallo, tra le eccellenze europee in quest’ambito oltre che -a suo tempo, nel 1926- costruttrice di questo preziosissimo strumento dalle mani del patriarca Francesco Vegezzi-Bossi. «L’organo -dice il parroco don Paolo Marenco- è, nell’insieme, pregevole in quanto rappresenta un buon esempio dell’organaria rinnovata di inizio Novecento».
L’impianto verrà benedetto sabato 19 marzo, alle 21: durante un concerto spirituale aperto a tutti dal titolo “Mysterium Salutis”. Sarà un evento sotto la direzione di Giuseppe Olivero, con il maestro Gabriele Studer all’organo, e con le pagine di polifonia sacra e guida all’ascolto che saranno condotte da don Claudio Carena: autentico esperto dell’argomento, e parroco della parrocchia albese di Cristo Re. Tutti saranno invitati a partecipare.
La serie di interventi eseguiti, iniziati nel novembre 2019, era stata preliminarmente autorizzata dai competenti organi di tutela della Diocesi e della Soprintendenza: il tutto, con una spesa di 32.500 netti sostenuti per metà dell’importo da un contributo della Conferenza Episcopale Italiana, e per la restante parte da fondi dell’autorità religiosa locale unitamente alle generose offerte dei fedeli.
Il parroco, che già a fine lavori aveva preannunciato un concerto inaugurale al primo verificarsi delle condizioni utili (si era, all’epoca, in piena emergenza sanitaria) ha aggiunto: «Grazie a chi ha continuato a sostenere economicamente questo prezioso intervento».
Paolo Destefanis