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Da acqua sant’anna un’importante donazione di minerale il presidente Bertone: «Grazie anche agli autotrasportatori»

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Una catena di solidarietà si è sviluppata in tutto il mondo per portare aiuti di vario genere alle popolazioni dell’Ucraina in questo tragico momento. Acqua Sant’Anna è scesa in campo attivamente con una importante donazione di acqua minerale diretta in Ucraina.
L’azienda di Vinadio si è unita alle principali insegne della grande distribuzione e ad altri marchi del food per l’invio di prodotti di prima necessità e generi alimentari grazie al supporto di Italtrans, che ha messo a disposizione tre tir, con destinazione Romania per poi poter raggiungere il confine ucraino.
Un gesto di solidarietà che nell’intenzione dell’imprenditore Alberto Bertone, Presidente e Amministratore Delegato dell’Azienda, porta un aiuto concreto alle migliaia di persone colpite dalla guerra e dimostra nuovamente la sua vicinanza a comunità in difficoltà: «Abbiamo preso questa iniziativa convinti di poter fare qualcosa di utile, di poter dare un piccolo contributo, con un gesto che speriamo possa essere anche qualcosa in grado di ispirare altre situazioni di questo tipo. Sarebbe molto importante. Noi abbiamo cercato di muoverci il più velocemente possibile, utilizzando la rete dei nostri amici trasportatori. Ora speriamo che l’emergenza si risolva in fretta e che questa terribile guerra finisca, per il bene di tutti».
In questi casi, come abbiamo visto, ogni aiuto è prezioso. Figuriamoci una dotazione d’acqua. Migliaia di persone in fuga dalle città ucraine prese di mira dall’esercito russo hanno bisogno praticamente di tutto: per fortuna il mondo si sta mobilitando con grande partecipazione. Acqua Sant’Anna ha avuto il merito di muoversi rapidamente, già nei primi giorni dell’emergenza umanitaria subito dopo i primi attacchi dei russi sul territorio ucraino. Oggi che la situazione appare decisamente peggiorata, l’invio di acqua verso i territori colpiti dalla guerra, sembra quanto mai preziosa per tutti i profughi e per chi è ancora nei rifugi o nelle abitazioni.