La Farmacia Bottasso di Cuneo, è la più antica della città. È stata aperta nel 1732 nel cuore del centro storico, in via Caraglio, e dal 2014 si è trasferita in via Roma, passando dalla famiglia Bottasso ai Tosco. Un’antica “spezieria”, come si chiamavano una volta le farmacie, dove sono ancora custodite ricette antichissime con sostanze provenienti da tutti i continenti e vengono conservati gli antichi strumenti utilizzati per creare le “magiche” pozioni curative. I rimedi che i clienti-pazienti non smettono di chiedere sono: una crema mani e un rimedio per l’alopecia. L’uso di rimedi per debellare le malattie – lo ricordiamo – risale agli arbori dell’apparizione dell’uomo sulla terra. Le cure dello sciamano primordiale sono state le sole ad essere utilizzate per migliaia di anni. Oggi, però, lo speziale si presenta nelle vesti di una bella e giovane farmacista e farmacologa, Carla Tosco, originaria di Centallo e titolare dal 2012 della storica farmacia cuneese. Un luogo che ha attirato la nostra attenzione perché, negli ultimi anni, è diventato un punto di riferimento per la salute e i servizi integrati per tutto l’altopiano, grazie ad un accurato progetto di restyling e ad una campagna di comunicazione moderna. La dottoressa Tosco riusciamo ad incontrarla tra i tanti impegni e le urgenze subentrate tra farmacia e due bambini piccoli di 6 e 3 anni, Maria e Edoardo. Ma ci tenevamo molto a conoscere questa giovane professionista che, con l’esperienza maturata in molti anni di lavoro nel settore a Fossano, ha saputo coniugare nella sua Farmacia, tradizione e innovazione.
Dottoressa, “Quando l’innovazione migliora la qualità della vita” è, infatti, lo slogan di questa farmacia 2.0, dove una comunicazione moderna assieme a nuovi servizi, hanno fatto diventare la farmacia Bottasso un punto di riferimento a Cuneo. Come ha fatto?
«La mia idea iniziale era, da subito, realizzare una farmacia dei servizi. Non volevo aprire una farmacia basata su canoni tradizionali. La mia idea era di prendermi cura della persona a 360 gradi, avere la possibilità di dedicare tutto il nostro tempo ad un nuovo tipo di relazione con il cliente. Avere una farmacia aperta tutto il giorno e tutti i giorni. Una farmacia dinamica e che arrivasse anche a casa delle persone».
Com’è successo ora con l’emergenza pandemia?
«Il servizio Bottasso Express per la consegna di farmaci a domicilio con una macchina elettrica personalizzata, lo avevamo attivato già nel 2019, prima dell’emergenza Covid, per prenderci cura delle persone anche a domicilio. Oggi, arriviamo anche alle 70 consegne al giorno e le richieste ci arrivano via whatsapp, email o telefono. Ho tre persone che ogni giorno si dedicano a questo e rispondono anche alle tante domande. Un vero e proprio sportello di consulenza».
La comunicazione di questi servizi è un valore aggiunto?
«Siamo partiti tra i primi con campagne di comunicazione via social network e video divulgativi su youtube per fornire, ogni domenica, consigli per il benessere e vivere meglio. Cerchiamo di approfondire i temi che, di volta in volta, ci vengono posti dai clienti. Offriamo consulenze su tanti settori, dalla fisioterapia alla pediatria infantile, cosmetologia, naturopatia, medicina estetica non invasiva. Cerchiamo di assistere i nostri clienti e rispondere a tutte le loro esigenze, anche attraverso il magazine periodico chiamato “La farmacia sempre con te”, un ulteriore strumento per approfondire alcuni argomenti specifici e stagionali. Abbiamo predisposto anche uno spazio bimbi in farmacia per poter dare il tempo alla madre di essere seguita dall’infermiera pediatrica che ogni settimana offre consulenze gratuite a tutte le neo-mamme. Inoltre, facciamo test diagnostici di vario tipo oltre ai tamponi covid con infermieri specializzati tutto il giorno e hostess per l’accettazione, siamo arrivati a farne 300 al giorno, e da giugno 2021, stiamo fornendo anche il servizio di vaccinazione sars-covid19 in un’area dedicata al piano di sopra».
Quando è nata la farmacia Bottasso?
«Nel 1732 e io l’ho acquistata dall’ultimo discendente della famiglia, il dottor Carlo Bottasso. Una lunga tradizione che continua negli anni, con un laboratorio galenico in cui prepariamo le creme e i prodotti erboristici, ma con lo sguardo rivolto sempre verso il futuro e le nuove tecnologie. Una farmacia, come le dicevo, con una storia importante e che ha seguito nei secoli tutte le fasi dei cuneesi. E anche con la pandemia da Covid-19 siamo sempre stati aperti. Con le dovute cautele e tutti i dispositivi di protezione, con un solo sportello per il contatto con l’utenza, ma siamo sempre stati aperti».
E quanti siete in farmacia?
«Siamo in 12 e con i collaboratori esterni arriviamo a 20 persone. Siamo sempre aperti con orario continuato e siamo divisi per settori e competenze».
Ma lei ha scritto anche un libro sul benessere e l’alimentazione?
«Sono consulente nutrizionale e ho scritto il libro “Le buone abitudini alimentari”, per raccogliere tutta una serie di indicazioni per mangiare meglio, adottare un adeguato stile di vita e alimentarsi per vivere meglio evitando diete all’ultima moda che, spesso, non raggiungono gli obiettivi».
Altre novità sul fronte comunicazione?
«I nostri servizi sono “Bottasso Xpress La Cura In Farmacia”, un vero e proprio ambulatorio infermieristico a cura di infermieri specializzati a disposizione del cliente. “Botasso Xpress La Cura In Casa”, assistenza a domicilio, a cura di infermieri e oss specializzati, “Bottasso Xpress La Domenica”, rubrica settimanale su Facebook con video sulle tematiche più attuali. A questi si aggiungono il “Bottasso Magazine” e le regolari newsletter che inviamo ai clienti fidelizzati. Infine, “Bottasso Academy”, lo spazio di formazione, inaugurato la scorsa primavera con i corsi Blsd, manovre di primo soccorso con defibrillatore».
Com’è cambiata la professione di farmacista negli anni?
«Inizialmente il farmacista era colui che dispensa il farmaco e lo realizza in laboratorio. Oggi, almeno nella mia visione, il farmacista deve andare incontro al cliente, essere quella figura di riferimento alla quale rivolgersi con fiducia».
Quando è nata la svolta tecnologica 2.0?
«Nel 2012, quando ho preso la Farmacia avevo già l’idea di modernizzare il servizio, come le avevo detto e, l’anno successivo, mi sono rivolta ad una grande agenzia di comunicazione di Torino. Lì, ho incontrato Marzio, anche lui cuneese, ma non ci conoscevamo. La comunicazione ci ha fatti innamorare e nel 2014 è diventato mio marito». La comunicazione è il filo conduttore della vita, professionale e privata, di questa farmacista rivoluzionaria e moderna.