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Pillola nutrizionale

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Una metanalisi (studio statistico che riassume i dati di varie ricerche) che ha coinvolto 43.000 persone in Usa, Danimarca e Regno Unito ha sollevato dei dubbi sul beneficio derivante della eliminazione dei grassi del latte nella riduzione dei problemi cardiovascolari. Un recente studio su 4.000 adulti condotto in Svezia dove il consumo di latte è notevole, ha confermato come il rischio di infarti, ictus, ecc. diminuisca quando nel sangue si riscontrano livelli più alti di acidi grassi provenienti dai latticini. I ricercatori hanno ipotizzato che ciò dipende da un’azione benefica esercitata sia sulla coagulazione, sia sulla minore calcificazione vascolare. Le ricerche su questi argomenti proseguono, ma intanto bisogna tenere presente che negli ultimi decenni si è fatta sempre più evidente la consapevolezza che su questi problemi, più dei grassi alimentari, incide l’infiammazione delle pareti vascolari che crea i presupposti alle occlusioni. Per ridurre questa infiammazione, bisogna scegliere molto bene i grassi per privilegiare i monoinsaturi che si trovano nell’olio extra vergine d’oliva, nella frutta secca oleosa come noci, mandorle, pistacchi, nell’avocado, ecc. E’ necessario assumere omega-3 dai pesci (salmone selvaggio, sgombri, acciughe, ecc.) e dai cibi (latte, uova, carni, ecc.) che ne sono provvisti, consumare molta verdura e frutta ricche di polifenoli che “spengono” questa infiammazione. Vanno invece evitati gli oli di semi, i grassi trans di molte margarine e l’eccesso di carboidrati che la “accendono”.