Un pareggio al debutto e tanta voglia di trovare un successo che toglierebbe molti grattacapi dalla Langa.
L’avventura di mister Vitantonio Zaza sulla panchina dell’Albese è iniziata con un 2-2 in casa contro il San Domenico Savio Asti, che accontenta a metà il neo-tecnico biancazzurro: “Come debutto, non mi posso lamentare. Certo, una vittoria avrebbe avuto un sapore diverso, ma non siamo stati abili nello sfruttare il doppio vantaggio. Sull’1-0 abbiamo subito immediatamente il pareggio e sul 2-1 abbiamo commesso l’errore di regalare una punizione in buona posizione. Dobbiamo crescere nei dettagli”.
L’allenatore si dice comunque soddisfatto, anche perché si trattava di fatto del suo debutto in Eccellenza: “Avevo iniziato in Seconda Categoria a Pecetto, dopo aver smesso con il calcio giocato. Poi, 12 anni a Trofarello tra Prima Categoria e Promozione, prima della chiamata del Torino. In estate, però, volevo cambiare ed avevo sposato il progetto della Rappresentativa Piemonte-VdA, prima di legarmi all’Albese”.
In Langa ha trovato l’ambiente adatto: “Credo che l’Albese mi abbia scelto dopo il colloquio iniziale: con il presidente, una persona stupenda, c’è subito stata sintonia. Non lo dico perché sono qui, ma perché credo sia oggettivo: l’organizzazione qui è perfetta, quindi non si può che fare bene”.
L’occasione per fare bene è già nell’aria: domenica c’è lo scontro diretto con il Lucento (in cui mancherà capitan Pirrotta, dopo la maxi-squalifica ricevuta dal giudice sportivo), che vale tantissimo: “Qui, ho trovato un’ottima squadra, ricca di qualità. Penso che la svolta debba arrivare a livello mentale. Dobbiamo imparare ad avere la giusta umiltà. Ci sarà simbolicamente da lottare nel fango da qui alla fine e dovremo essere bravi ad adattarci subito. Già domenica, contro una squadra giovane e organizzata, che in casa non ti lascia nulla. Mi aspetto una gara dall’alta cattiveria agonistica”.