A Cuneo nasce la biblioteca che cura le menti

Il sindaco Borgna: «Da ospedale a luogo per la comunità, è l’investimento più grande»

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Il palazzo settecentesco di Santa Croce a Cuneo si prepara a una decisiva ristrutturazione che porterà in dotazione alla città una biblioteca moderna e funzionale, elegante e preziosa. Grazie ai 12,5 milioni dal Pnrr un’antica e prestigiosa dimora dove storicamente era attivo l’ospedale, diventa a tutti gli effetti la casa della cultura di Cuneo. Entro il 2026 è previsto il trasloco e l’inizio di un nuovo capitolo.

Nei giorni scorsi c’è stato il sopralluogo, con il sindaco Federico Borgna assieme all’assessore alla cultura Cristina Clerico e all’assessore per i servizi educativi Franca Giordano: occasione per vedere da vicino i locali che ospiteranno la nuova struttura e immaginare il futuro che verrà. Le immagini del rendering trasmettono già grandi emozioni: gli spazi delle sale lettura, i libri, il recupero della terrazza panoramica, il cortile interno che potrà ospitare eventi all’aperto, una sala conferenze da cento posti.
Questa, come detto, è stata la sede dell’ospedale fino al 1962. I locali furono stati riadattati per l’utilizzo della scuola media mentre negli anni ‘80 la Regione Piemonte scelse di farne la sede dei suoi uffici distaccati, senza però mai realizzare il progetto. Nel 1995 il Comune ha cominciato a pensare a questa sede come parte integrante della cittadella della cultura, ma è solo nel 2014 che sono partiti i lavori per la nuova biblioteca. «Qui per 350 anni sono stati curati i corpi dei cuneesi – ha detto il sindaco Borgna rivolgendosi ai cittadini via social – e noi ora vogliamo farlo diventare un luogo di cura della mente per le prossime generazioni. Questa sarà la nuova biblioteca di Cuneo, che poi è la più antica del Piemonte dal 1803. Qui verranno custoditi i 350 mila volumi che rappresentano il nostro immenso patrimonio librario. Investire sulla crescita culturale significa farlo sul futuro di una comunità. E chi meglio di una biblioteca può mettere insieme radici e prospettive?».

Anche la terrazza sarà utilizzabile: «Quelli che una volta erano gli stenditoi diventeranno la più grande e più bella zona di consultazione all’aperto, con accanto un panorama meraviglioso, dalla Bisalta al Monviso, fino al Monte Rosa». Ecco quindi un risultato tangibile dei fondi erogati dall’Europa per superare la crisi generata dall’emergenza sanitaria. Borgna spiega: «Questo intervento è possibile grazie all’Europa. Una prima parte è già diventata la biblioteca 0-18, realizzata con i fondi strutturali europei, che a Cuneo conosciamo come Pisu, fondi che hanno finanziato gran parte della rigenerazione del centro storico. Il secondo intervento è questo, vedrà partire i cantieri entro aprile ed è appunto finanziato con i fondi Pnrr che l’Europa ha messo a disposizione per la ripartenza post pandemia. Importante poi ricordare il lascito che un nostro concittadino, il dottor Giulio Ferrero assieme a sua moglie, ha trasferito alla città e in gran parte destinato all’Amministrazione per costruire la base finanziaria per arrivare a questo investimento che è, credo, il più importante fatto nella nostra città negli ultimi anni».