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Aiuti dalla Granda con le carovane della solidarietà

Le aziende del territorio unite nella raccolta di tutto ciò che serve a chi fugge dall’Ucraina

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Fin dai primi mo­menti, le aziende italiane si sono su­bito attivate per portare aiuti concreti alla gente dell’Ucraina. A cominciare da Confar­tigianato Imprese Cuneo, una delle più rappresentative organizzazioni di categoria delle Pmi con oltre nove mila imprese associate. In collaborazione con la Fondazione “Specchio dei Tempi” del quotidiano La Stampa ha avviato tra i suoi associati una raccolta di beni di prima necessità partiti da Torino verso il confine della Polonia. Sono stati raccolti farmaci da banco, farmaci per ferite (bendaggi), cibo a lunga conservazione (scatolame), latte a lunga conservazione, pannolini, carta igienica, sapone, shampoo e prodotti per la pulizia personale.
«Di fronte alla tragedia di una guerra – ha commentato Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – è nostro dovere agire a sostegno delle popolazioni colpite. Devo dire che l’iniziativa è stata grandiosa, non pensavamo di avere in così poco tempo tante risposte, abbiamo raccolto quasi 50 pedane, sono partiti due camion. Abbiamo ricevuto 30mila euro di offerte, tra cui contributi di privati e banche». Crosetto sottolinea come sia stato un grande segnale: «Bisogna ringraziare il direttore generale Joseph Meineri e tutti i colleghi di Confartigianato che hanno portato il materiale nell’hub di Fossano e aperto quattro centri di raccolta. I funzionari si sono dedicati a preparare i bancali poi stoccati grazie ad Aldo Caranta Autotrasporti che ha messo a disposizione la sede di Fossano. Grazie anche alla nostra Onlus, con la presidente Daniela Minetti. Una volta di più la rete formata da 8 mila aziende ha dimostrato il suo valore».
Un’altra carovana solidale è partita da Alba, camion e furgoni che hanno portato 180mila euro di farmaci e materiale medico raccolti tra Langhe, Monferrato e Roero, approvati dall’Associazione Farmacisti della Protezione Civile: antipiretici, antidolorifici, bombole di ossigeno, scatoloni di garze, disinfettanti, 70mila siringhe e 35 quintali di farmaci. L’appello era stato lanciato da Roberto Cerrato di Proteggere Insieme ed Edoardo Bosio di Futur Alba durante il tg itinerante della Rai. Le loro associazioni hanno raccolto il materiale, che è arrivato all’hub di Rzeszow. «Ringrazio come presidente di Proteggere Insieme i componenti della Missione – ha detto Cerrato -. Grazie anche all’Associa­zione giovanile Futur Alba e al presidente Edoardo Bosio. Ringrazio il Gruppo Protezione civile di Acqui Terme e quello di Busto Arsizio a noi affiliati». La carovana solidale si è rimessa in moto e a Cracovia ha caricato a bordo due mamme e due bimbi. Direzione: Alba.
Intanto a La Morra sono arrivati i bus partiti dal quartier generale della Juventus, dopo un viaggio di 2800 chilometri fino a Zahony in Ungheria che ha portato in Italia 80 tra bambine, bambini e ragazzi, insieme ad alcune mamme: alcuni di loro fanno parte delle scuole calcio ucraine e sono stati accolti all’hotel Santa Maria di La Morra, grazie a Regione Piemonte e Protezione civile regionale. All’arrivo era presente anche il sindaco di La Morra, Maria Luisa Ascheri.