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La ragazza in red

Il nuovo film d’animazione della Walt Disney Pixar racconta la storia di un’adolescente che manifesta le sue emozioni trasformandosi in un enorme panda rosso

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Dopo il grande successo di “Luca”, ambientato in Liguria alle Cinque Terre, la Walt Disney Pixar punta a conquistare il pubblico con un nuovo capolavoro: “Red”, il venticinquesimo della sua collezione. Il nuovo lungometraggio animato segue, forse, una storia più scontata rispetto alle precedenti che erano tendenzialmente rivoluzionarie e con punti di vista inaspettati, ma comunque non delude.
La regista Domee Shi, grande amante del genere “anime” e dei film di Wes Anderson, ha deciso di rendere omaggio a entrambi creando una pellicola coloratissima e ricca di dettagli (come, appunto, i lavori di Anderson), ma con il character design e le trasformazioni tipiche dei cartoni animati giapponesi (per esempio “Saylor Moon”), senza però trascurare l’altissimo livello grafico che per la Pixar è una firma indelebile, come il nome “Andy” sotto le scarpe dei suoi giocattoli.
La protagonista è Mei Lee, un ragazzina di tredici anni che, come tutti i suoi coetanei, si trova in una fase della sua vita molto particolare: l’inizio dell’adolescenza. Quello che doveva essere l’anno più importante della sua vita diventa uno dei più burrascosi: cambiano gli interessi e quindi iniziano gli attriti con la famiglia che proviene da un’altra generazione. Ma cambia anche il corpo, inizia a sentirsi imbarazzata e inadeguata, però Mei non cambia in maniera molto convenzionale. Infatti la ragazzina si trasforma in un enorme panda rosso ogni volta che prova emozioni forti, come entusiasmo, imbarazzo, rabbia o tristezza. E quando si è adolescenti gesire le emozioni… non è poi così facile.
Il film in Cgi (Computer Generated Imagery) doveva essere distribuito nei cinema, ma a causa della pandemia è disponibile su Disney+ da giovedì 11 marzo.