«Questo conflitto ci fa rivalutare i beni più preziosi»

Giuseppe Bernocco di Tcn Group: «In Granda sappiamo che salute e ambiente sono valori irrinunciabili come la libertà»

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Le immagini che arrivano dall’Ucraina dopo l’aggressione russa sono dolorose e, aprendo nuovi scenari, ci spingono a riconsiderare stili di vita e vecchie abitudini. In Granda la filosofia condivisa e vincente si ispira apertamente alla bellezza del territorio e dei suoi prodotti, ci mette in sintonia con la natura e al riparo da ogni deriva: in che modo questa visione può sopravvivere alla cruda attualità a cui stiamo assistendo? Abbiamo chiesto a uno dei principali protagonisti di questo territorio di fornirci il suo punto di vista. Ecco quindi il resoconto dell’intervista con Giuseppe Bernocco, imprenditore nato a Cherasco, socio e fondatore di Tcn Group.

La guerra porta presagi terribili, mentre la filosofia che ispira anche Tcn Group è legata a uno stile di vita positivo, creativo, ottimista: come si gestisce questo contrasto?
«Il sentimento di sconforto generato dalla guerra ci colpisce in un momento di grande disagio e fragilità psicologica, causato dai due anni di pandemia. Proviamo tutti una grande paura, un forte senso di impotenza e rabbia di fronte agli avvenimenti degli ultimi giorni, sentimenti che si ripercuotono inevitabilmente sul modo di affrontare il nostro quotidiano, anche lavorativo. Il nostro pensiero ottimista e positivo ci porta da sempre a proiettarci in un futuro migliore; ne parlo spesso con i miei colleghi e collaboratori, in questi giorni più che mai, nella speranza che il confronto e la condivisione di questi stati d’animo negativi, che sono comuni a tutti noi, nessuno escluso, possano rendere la situazione più gestibile e alleggerire le nostre preoccupazioni».
Le bellezze della Granda sono già sopravvissute alla depressione dell’emergenza sanitaria, resisteranno anche ai venti di guerra?
«La grande vitalità che anima la gente del nostro territorio ha costruito nel tempo un tessuto sociale e produttivo unico, solido e competitivo. La nostra è una terra di contadini e imprenditori dallo spirito visionario, che da sempre lavorano con ritmi e tempi fatti di pazienza e rispetto dei cicli naturali, e con una determinazione che ci ha permesso di raggiungere traguardi importanti senza perderci per strada. Sono certo che riusciremo a superare anche questo momento difficile e tornare a guardare avanti con il consueto entusiasmo, ma oggi il pensiero va alle persone che sono direttamente coinvolte nel conflitto».

In generale, il sistema Granda può sostenere l’urto meglio di altri?
«La Granda è un sistema multisettoriale, nel quale convivono diverse vocazioni, accomunate da una grande voglia di fare e uno spiccato senso di sacrificio, che fanno profondamente parte di ognuno di noi, della nostra cultura di vita famigliare e lavorativa. Queste caratteristiche hanno consentito fino ad oggi il superamento delle crisi congiunturali e settoriali, e mi auguro possano risultare anche nel lungo periodo una strategia vincente».

Pandemia e Guerra possono modificare le nostre abitudini, è a rischio lo stile di vita salutare legato per esempio alle biciclette? Oppure, specie quelle a pedalata assistita (come per le auto elettriche), diventeranno ancora più centrali nella vita delle persone?
«Da diverso tempo si è diffuso un nuovo atteggiamento, più attento da un punto vista etico ed ecologico; c’è stata una sorta di riscoperta dei valori connessi alla nostra salute e all’ambiente, che ci ha portato ad apprezzare con più attenzione le bellezze naturali che ci circondano, prendendo le distanze da tutto ciò che è artificioso. I momenti di crisi in generale, la pandemia e questo conflitto ci inducono sicuramente a riconsiderare la nostra libertà come bene prezioso e irrinunciabile. Tutto ciò che ci permette di godere del nostro tempo in modo più semplice e pieno ci regala un grande senso di benessere. Quindi perché no, un’escursione in bicicletta, sulla nostra “Thok” a pedalata assistita, oppure sul nostro cart elettrico “Alba”, potrebbe aiutarci in tal senso».

E in generale, l’emergenza energetica che porta alla possibile riattivazione delle centrali a carbone, può incidere sulla cultura ambientalista a cui ci stavamo adeguando?

«La minaccia della riapertura delle centrali a carbone preoccupa non poco. Tutti ci auguriamo che sia una misura temporanea, che si possa superare rapidamente, proseguendo la virtuosa inversione di tendenza che ha caratterizzato l’ultimo periodo, per arrivare ad un pensiero e un atteggiamento più rispettoso del mondo in cui viviamo».

In fasi storiche come queste, cala anche il consumo di dolci? Cosa rappresentano nell’immaginario collettivo?

«Il consumo di dolci è spesso legato ai momenti di condivisione, di festa e di spensieratezza. È altrettanto vero che sono fonte di rassicurazione e conforto nei periodi bui. Con le aziende del comparto alimentare del gruppo: Galup, Mandrile Melis, Pasticceria Cuneo e Golosi di Salute, così come con le aziende meccaniche, stiamo affrontando un grande problema di aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, ma siamo fiduciosi e continueremo a proporre novità e ad investire, come sempre abbiamo fatto».

Che cosa possiamo fare per difendere i valori legati al territorio, di fronte alla devastazione delle guerre? Avete in fase di studio ulteriori progetti in grado di tutelare questi principi?
«Il nostro territorio è abitato da persone, famiglie che vivono di valori concreti e ben radicati, lo dimostrano il coinvolgimento e la grande disponibilità all’accoglienza dimostrati negli ultimi giorni, per fronteggiare l’emergenza umanitaria in Ucraina. La profonda dedizione al lavoro è un altro dei nostri straordinari valori, una ricchezza generata dalle persone che ci circondano e con cui collaboriamo: i colleghi, i clienti e tutta la società nella quale viviamo.

Siamo legati alla nostra storia, fatta di persone che hanno creduto alla possibilità di riscatto, anche attraverso il lavoro, creandosi l’opportunità di raggiungere condizioni sociali ed economiche migliori, l’opportunità di essere un po’ più felici. Nel rispetto di questa storia e delle tante storie che sono l’anima delle aziende del gruppo Tcn, continueremo a sviluppare nuovi progetti e ad affrontare nuove sfide, con la massima determinazione e grazie all’aiuto di tutte le persone che lavorano con me al raggiungimento di questo importante obiettivo comune».